Cronaca

E’ morto l’assassino di Pasolini: addio dopo 42 anni di misteri

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NAZIONALE. E’ morto a Roma Pino Pelosi, l’ex “ragazzo di vita” passato alle cronache dopo essere stato riconosciuto colpevole dell’assassinio dello scrittore Pier Paolo Pasolini, avvenuto nella notte tra l’1 e il 2 novembre 1975. Aveva 58 anni ed era malato, da tempo combatteva contro un tumore ed era stato ricoverato anche al Policlinico Gemelli. Pelosi era soprannominato ‘Pino la rana’ era stato un “ragazzo di vita”, come quelli raccontati da Pasolini, dedito a furti e alla prostituzione. Fu fermato la notte stessa dell’omicidio dello scrittore a Ostia mentre era alla guida dell’auto di Pasolini. Accusato di furto, confessò di avere rubato la vettura e venne trasferito nel carcere di Casal del Marmo poiché ancora minorenne.

Interrogato giorni dopo racconterà una prima versione, ovvero di essere stato abbordato da Pasolini all’Idroscalo, di una colluttazione a causa di una prestazione sessuale e dell’investimento involontario dello scrittore durante la fuga in auto. Pelosi fu poi condannato nel 1976 per omicidio volontario in concorso con ignoti; la Corte ritenne non fosse solo. La Corte d’Appello confermò la condanna per omicidio ma non diede credito all’ipotesi dei complici.

Nel 1979 la Cassazione confermò la sentenza. Ritratterà più volte la sua versione dei fatti, l’ultima nel 2005 sulla Rai, dove raccontò, in netta contraddizione con la sua confessione, di non aver partecipato in prima persona all’aggressione di Pasolini, ma che questa fu effettuata da alcuni picchiatori che volevano dargli una lezione. Nell’83 ottenne la libertà condizionata. Su Pasoliniscriverà anche un libro dal titolo ‘Io, angelo nero’. Pelosi aveva trascorsi anche per spaccio e detenzione di stupefacenti, per furti e rapine in banca ed era stato assolto a Trieste per il furto di alcuni Rolex.