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Mertens sempre più via dalla città partenopea

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Non basta essere arrivato a 117 reti con la maglia del Napoli, appena 4 in meno di Hamsik, miglior marcatore della storia azzurra a quota 121. E non basta aver segnato 11 reti in campionato contro il Bologna, la sua ultima vittima preferita.

Oggi più che mai, Dries Mertens a Napoli si sente un separato in casa. Il contatto in scadenza è solo una parte del problema: la vicenda delle multe per l’ammutinamento al termine della partita di Champions contro il Salisburgo, ha allontanato emotivamente il  belga dal Napoli e in parte anche dai suoi tifosi.

Neppure il confronto individuale con De Laurentiis che il giocatore ha avuto venerdì a Castelvolturno, ha cambiato le cose. Perchè Mertens è considerato dal presidente uno dei capi dei ribelli insieme ad Allan e Insigne, cosa che accelera un addio all’azzurro che “Ciro” ha sperato e spera di evitare sino alla fine.

Ma qualcosa inevitabilmente, si è rotto. Lo dimostra la mancata esultanza di Anfield dopo il gol al Liverpool, un gesto umanissimo e comprensibile. Ci è rimasto male, il folletto belga, lui che a Napoli in queste sette anni s’è sentito e ancora si sente a casa. Invece, eccolo additato. Una situazione che accelera l’addio magari già a febbraio, quando il giocatore sarà libero di firmare con un altro club per poi liberarsi a giugno.

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