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San Paolo senza ultras, continua la protesta. Indetta una petizione dei tifosi. Ecco come

liberi di tifare

Napoli. Liberi di Tifare. E’ questo lo slogan usato dagli ultras del Napoli di Curva A e B, che dalla gara interna col Genoa del 10 novembre, non hanno più occupato i gradoni dello stadio San Paolo per sostenere la formazione partenopea.

Nelle gare  al San Paolo,  da tre mesi a questa parte si sentono ormai solamente i tifosi ospiti, con l’impianto di fuorigratta che è stato ribattezzato in “teatro San Paolo”.

I gruppi delle due curve hanno indetto questa protesta in quanto è stato adottato in maniera rigidita il “regolamento d’uso”, che secondo gli ultras impedirebbe ai tifosi di sostenere la loro squadra del cuore come sempre fatto in questi anni.

L’assessore al comune di Napoli Ciro Borriello, ad inizio anno ha dichiarato che nel giro di un mese ci sarà un confronto tra tutte le parti in causa per capire se ci sono gli estremi per una soluzione che possa riportare il tifo delle curve a Fuorigrotta.

Sta di fatto però che il silenzio del San Paolo sta diventando sempre più assordante, con i tifosi che premono per il ritorno della tifoseria organizzata al San Paolo. Poche ore fa è stata indetta anche una petizione tramite il web denominata proprio “Liberi di tifare “.

Una petizione che si spera possa smuovere l’interesse della società, del comune e della questura affinchè si istauri un tavolo per cercare di riportare il San Paolo ad essere quel luogo di passione conosciuto in tutto il mondo.

 

Il Link della petizione

 

 

 

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