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Coronavirus, sono già 17 i morti. Gli esperti: si diffonde più facilmente rispetto a quanto previsto

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Il virus di Wuhan sembra passare da persona a persona più facilmente di quanto pensato in un primo momento. Lo ha detto David Heymann, responsabile della commissione Oms (Organizzazione mondiale della sanità) che sta raccogliendo dati sull’epidemia. «Assistiamo ora a una diffusione di seconda e terza generazione».

 

Per diffusione di terza generazione si intende il passaggio del virus da chi si è infettato venendo a contatto con animali al mercato di Wuhan a una seconda persona, e da questa a una terza. Inizialmente il germe, che ha già contagiato più di 600 persone (17 sono i morti), sembrava trasmettersi solo attraverso contatti molto ravvicinati, abbracci, baci o condivisione di utensili da cucina. Ora nuovi elementi indicano che potrebbe diffondersi anche con contatti a distanza, come starnuti e colpi di tosse. Al momento si tratta solo di un’ipotesi: non ci sono prove che il virus si trasmetta per via aerea e che possa diffondersi tra persone dentro una stanza, come accade con l’influenza o il morbillo.

Il nuovo ceppo di coronavirus causa negli individui infetti un’infezione simile alla polmonite. I sintomi, che per il momento appaiono meno gravi e intensi rispetto a quelli della Sars, includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie e, nei casi più gravi, sindrome da stress respiratorio. Il virus si è diffuso sino a Pechino e alla provincia cinese meridionale di Guangdong, e i primi casi di soggetti infetti in arrivo dalla Cina sono stati segnalati in Thailandia, Corea del Sud, Giappone, Stati Uniti e Taiwan. Non è ancora chiaro il livello di trasmissibilità del virus: le autorità sanitarie cinesi hanno confermato almeno due casi di trasmissione diretta tra individui, entrambi nel Guangdong: in entrambi i casi, i soggetti sono stati infettati da familiari che avevano viaggiato nell’area di Wuhan. Secondo un portavoce dell’Oms a Manila, le informazioni analizzate sinora indicano una trasmissibilità del virus limitata e il tasso di mortalità appare inferiore a quello dell’11 per cento della Sars. Diversi esperti sospettano però che l’entità dell’infezione sia più grave di quanto emerso sinora.

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