Cronaca

TUTTI I NOMI. Ecco chi sono i carabinieri arrestati e sospesi. Coinvolto politico. Scoperto attentato contro maresciallo anticlan

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Sant’Antimo. I carabinieri di Castello di Cisterna, al termine di indagini coordinate dalla DDA, hanno notificato gli arresti domiciliari, per corruzione, ai carabinieri Michele Mancuso e Angelo Pelliccia, all’ex presidente del consiglio comunale di Sant’Antimo Francesco Di Lorenzo, e ad altri tre militari dell’Arma: Raffaele Martucci, Vincenzo Palmisano e Corrado Puzzo.

Una misura cautelare dei domiciliari è stata disposta anche per il boss Pasquale Puca, che però è già detenuto al 41 bis. Il giudice ha escluso per tutti l’aggravante mafiosa. La misura interdittiva della durata di un anno, è stata disposta per altri tre carabinieri: Vincenzo Di Marino, indagato per rivelazione del segreto d’ufficio e omissione, il capitano Daniele Perrotta, che deve difendersi dall’accusa di omissione di atti d’ufficio, e Carmine Dovere, indagato per abuso d’ufficio. Anche per loro è stata esclusa l’aggravante mafiosa.

 

E’ emersa anche una attività di dossieraggio e un vero e proprio attentato nei confronti di un maresciallo, Giuseppe Membrino, che si opponeva con tutte le sue forze al clan Puca, nelle indagini della DDA che oggi hanno portato ai domiciliari cinque carabinieri mentre per altri tre il gip ha disposto la sospensione per un anno.

 

Il maresciallo, particolarmente attivo nella lotta alla camorra di Sant’Antimo, venne pedinato e ripreso mentre si incontrava con una donna, sua informatrice. Le registrazioni vennero poi fatte recapitare nella cassetta della posta dell’abitazione del militare. Ciononostante l’attività del maresciallo è continuata con la stessa intensità. Ed è stato così che il clan ha poi deciso di far esplodere sotto la vettura del carabiniere una potente bomba carta. Questo episodio ha indotto l’Arma dei Carabinieri a disporre il trasferimento del maresciallo, per tutelare la sua incolumità.

 

IL PRIMO LANCIO

Napoli. Otto carabinieri sono finiti nei guai nel corso di un blitz effettuato questa mattina.

 

I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di sottoposizione agli arresti domiciliari a carico di 5 Carabinieri e di sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio per un anno a carico di altri 3 militari, ritenuti responsabili, a vario titolo, di corruzione, omissione di atti d’ufficio e rivelazione di segreti d’ufficio, nell’ambito di un’indagine condotta dal Nucleo Investigativo del Gruppo CC di Castello di Cisterna e coordinata dalla D.D.A. partenopea.