Cronaca

Traffico di droga, sgominata la banda: la base era una bottega di barbiere. Presa anche mamma di due bambini

Carabinieri-operazione

Napoli. Erano due fratelli olbiesi, Francesco e Antonio Salerno, le menti dell’organizzazione criminale che gestiva un traffico di droga fra Sardegna, Campania e Calabria. L’operazione ha portato a smantellare una banda con l’arresto di 16 persone.

 

L’attività dell’organizzazione ruotava attorno alla bottega di barbiere di Francesco Salerno, a Olbia. Da quel negozio fittizio i fratelli Salerno, secondo gli investigatori dell’Arma, gestivano gli acquisti di droga dai fornitori campani e calabresi quindi la vendita ai pusher per lo spaccio sulle piazze soprattutto della Gallura. Quantitativi di droga ingenti: fino a 5 chili di cocaina al mese, più hashish e marijuana. I fratelli Salerno fornivano a tutti i componenti della banda delle sim card acquistate da prestanome, in modo da poter comunicare fra loro per telefono senza destare sospetti. La svolta dopo l’arresto del pusher Salvatore Carta, 44enne di Desulo, finito in manette nel 2016 per aver rapinato un anziano a Padru. Dalle indagini su quell’episodio gli inquirenti hanno potuto intercettare le attività dell’organizzazione e ricostruire il traffico di droga. Delle 16 persone arrestate, 11 sono sarde, quattro napoletane e una calabrese. Su disposizione del gip del tribunale di Cagliari, che ha accolto le richieste della Direzione antimafia, 15 sono stati trasferiti in carcere, per una donna invece, mamma di 2 bambini, è stato disposto l’obbligo di dimora. Gli arresti e le perquisizioni sono stati effettuati questa mattina a Olbia, Sassari, Pozzomaggiore, Napoli, Secondigliano e Santo Stefano Ticino. Nel corso dell’operazione, i cui risultati sono stati illustrati dal colonnello Davide Crapa, comandante del Reparto territoriale, sono stati sequestrati un chilo
di marijuana e 1,2 chili di cocaina. Complessivamente in un anno di indagini, dal 2017 al 2018, sono stati sequestrati altri 3 chili di cocaina e diversi chili di marijuana. In carcere, dunque, sono finiti i fratelli Francesco e Antonio Salerno, di 43 e 37 anni, entrambi di Olbia; Francesco Carta, 44, di Desulo; Fabio Casula 46, di Monti; Fabio Azara, 47, Salvatore Carta, 48, Fortunato Davoli, 39, Lorenzo Pes, 46, Massimiliano Piras, 41, Pietro Marras, 45, tutti di Olbia; Rosario Polverino, 54, di Napoli; Salvatore Cuomo, 56 di Pozzomaggiore; Gennaro D’Alessandro, 62 di Sassari; Salvatore D’Auria, 38, di Napoli; e Vincenzo Andreacchio, 34 di Chiaravalle Centrale (Cz). Per Maria Antonietta Sanna, 40 anni di Olbia, è stato disposto l’obbligo di dimora in quanto mamma di due bambini.

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