Cronaca

Il ruolo delle donne nel gruppo di ‘abbasc Miano’, boss detenuto comunica con gli affiliati tramite la compagna

carabinieri arresto comiziano

Importante, nel gruppo di “abbasc Miano” (“Miano bassa”, ndr) – sgominato oggi dai Carabinieri a Napoli – il ruolo delle donne. Il gip di Napoli su richiesta della Procura Antimafia, ha disposto 35 arresti nei confronti di presunti appartenenti al gruppo malavitoso (32 notificati oggi da Carabinieri e Dia), sette dei quali riguardano altrettante donne tra cui Maria Trambarulo (nipote di Gennaro Trambarulo, ritenuto elemento di spicco dell’Alleanza di Secondigliano) compagna del boss Salvatore Silvestri, e Vincenza Carrese, moglie di Pasquale Sibillo, detenuto ed ex capo della camorra dei Decumani, componente della cosiddetta “Paranza dei bambini”.

 

Dal carcere Pasquale, e’ emerso dalle indagini, comunicava con la sua donna utilizzando il telefono che aveva a disposizione Silvestri. Il gruppo di “Miano bassa” – per la DDA capeggiato da Matteo
Balzano, Gianluca D’Errico e Salvatore Scarpellini – si teneva in contatto con gli affiliati anche attraverso la compagna del boss, Maria Trambarulo, demandata pure al recupero dei crediti e dell’usura. In relazione a quest’ultima attivita’ illecita gli inquirenti hanno trovato e sequestrato un libro mastro sul quale erano state annotate tutte le attivita’. Il gruppo del clan Lo Russo vendeva crack e cocaina nelle sue piazze di spaccio, ed era capace di esercitare pressione sul territorio e sui rivali attraverso le cosiddette stese (raid con colpi d’arma da fuoco nei vicoli dei quartieri) come dimostra l’imponente arsenale che aveva a disposizione – fucili mitragliatori e a pompa, pistole Magnum 357 e munizioni – sequestrati in varie tornate.

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