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Molestie e minacce nell’Accademia delle Belle Arti

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Napoli. “Seguo con molto rammarico questa vicenda che rischia di appannare il comportamento di centinaia di docenti e di complicare il lavoro di tanti allievi che nell’Accademia trovano risposte adeguate alle loro domande di crescita, di attenzione e di formazione intellettuale ed artistica. In totale sintonia con il direttore, prof. Giuseppe Gaeta, ribadisco con fermezza ogni volontà di non sottovalutare ed ‘insabbiare’ una vicenda sconcertante e mi auguro isolata”. 

 

Così all’Ansa Giulio Baffi, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, in relazione ad un’inchiesta, della quale riferisce oggi il ‘Corriere del Mezzogiorno, su presunte molestie e minacce che sarebbero avvenute nell’Accademia. Il giornale dice che “sulla scrivania del procuratore aggiunto Raffaello Falcone, che coordina le indagini sulla violenza di genere, sono giunte alcune segnalazioni di studentesse che riferivano del comportamento scorretto da parte di un docente; un fascicolo è stato quindi aperto come atto dovuto”. “Frasi, gesti, commenti inappropriati, insistenze moleste a sfondo sessuale: questo, tra l’altro, segnalavano le studentesse” afferma il giornale. Aggiunge Baffi: “Testimonio la mia fiducia nell’operato attento e scrupoloso del direttore Gaeta che, fin dalla segnalazione ricevuta dalla Consulta Studentesca, organo istituzionale nei rapporti con la direzione, ha provveduto ad ammonire formalmente un docente dell’Accademia chiedendogli con autorevole fermezza un comportamento non discutibile ed adeguato al buon nome dell’Accademia stessa”. “Mi risulta – evidenzia Baffi – che il direttore Gaeta abbia chiesto la collaborazione attiva della Consulta per poter ricevere la segnalazione di eventuali altri casi di scorrettezza verificati nei comportamenti tenuti verso gli allievi e le allieve dell’Accademia, senza avere ricevuto alcuna ulteriore informazione in merito. Spero vivamente che la moltiplicazione mediatica dell’evento possa risultare sproporzionata all’evento stesso e dovuta ad un pur giusto rifiuto di ogni comportamento e manifestazione che le regole del nostro vivere civile condannano quotidianamente”. “Sono certo che nei prossimi giorni, settimane o mesi, ogni altro provvedimento che sarà ritenuto necessario in seguito all’evolversi della vicenda sarà prontamente preso, e questo a garanzia dell’impegno dell’Accademia ed a tutela della serenità degli allievi” conclude il presidente dell’Accademia.