Cronaca

Coronavirus, la nuova ipotesi: test anche a chi non è soggetto a rischio

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Nazionale. La situazione in Italia «è oggi cambiata radicalmente ed è diventata molto più preoccupante, ciò implica che almeno nelle zone dei due focolai in Lombardia e Veneto si potrebbe rendere necessaria una modifica del protocollo attuale estendendo il test per il coronavirus a tutte le persone che presentano un’affezione respiratoria e non solo ai contatti di soggetti infetti o a chi è rientrato da zone a rischio».

Ad affermarlo all’ANSA è il presidente della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), Marcello Tavio

Inoltre Patrizio Bertin  Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Veneto e dell’Ascom di Padova ha dicharato”La preoccupazione c’e’ tutta. Abbiamo gia’ disdette negli alberghi, per i pranzi della domenica”.

Patrizio Bertin, sta gia’ guardando con attenzione agli effetti dei primi contagi di coronavirus in Veneto, dove ieri sera c’e’ stata la prima vittima italiana.

“In questo momento ovviamente la priorita’ e’ circoscrivere la situazione, tema che non e’ assolutamente facile. Ma dopo aver affrontato gli effetti sanitari della malattia, bisogna pensare anche a quelli economici.

Questo weekend valuteremo con attenzione la situazione, per capire come va”, spiega all’AGI. “C’e’ di sicuro una qualche forma di panico, con le persone che scelgono di stare a casa e non venire in centro, in un momento importante per le attivita’ economiche, fra la fine dei saldi e il Carnevale”, aggiunge Bertin.

“Sono costantemente in contatto con l’assessore alle Attivita’ produttive del comune di Padova, Antonio Bressa, per capire che scelte faranno e parlero’ anche con l’assessore regionale Roberto Marcato per capire come si possano supportare le nostre imprese”.

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