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Covid-19, il racconto choc dell’avvocato contagiato:”Non volevano sottopormi al test”

ospedale cotugno

Napoli.  Attraverso le pagine de Il Mattino, l’avvocato napoletano risultato positivo al tampone del Coronavirus, ha raccontato particolari interessanti sulla giornata trascorsa prima della scoperta della positività al test cinese.

L’avvocato partenopeo racconta di essere stato a Milano nella giornata di venerdì, dove ha uno studio legale.

Nella notte tra martedì e mercoledì, l’avvocato inizia ad avvertire dei sintomi influenzali e ripensando il suo viaggio a Milano si reca al Cotugno per spiegare la mia situazione.

“Un medico mi ha risposto anche in modo sgradevole, dicendomi che ero il decimo avvocato napoletano che venivo da Milano e che non potevano fare il tampone a tutti. Ho minacciato denunce per farmi fare il tampone “.

Con queste parole l’avvocato racconta la sua esperienza per convincere i medici a farsi sottoporre all’esame del tampone, ma la parte più sconcertante del racconto arriva sulle modalità con cui l’avvocato è stato informato della positività al Coronavirus:” Mi hanno detto che ero negativo all’influenza normale ma non c’era una risposta certa per il Covid-19, ma mi chiedevano di stare in quarantena. Solo leggendo i giornali ho appreso che l’avvocato in quarantena ero io. “