Cronaca

Morte Ugo, interrogatorio del complice:”Non ho sentito il Carabiniere qualificarsi”

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Napoli .  Il diciassettenne  F.D.C, accusato di concorso in tentata rapina, complice del giovane rapinatore ucciso,Ugo Russo, ha raccontato la sua versione dei fatti di quella terribile notte  al Gip del Tribunale dei Minori .

“Ci servivano soldi per andare a ballare, Ugo si è avvicinato al finestrino, aveva una pistola finta senza tappo rosso, voleva prendergli l’orologio, io ero a due o tre metri di distanza dall’auto.

E ‘come se il carabiniere abbia fatto finta di togliersi l’orologio, per poi impugnare l’arma. Non ho sentito il carabiniere qualificarsi.”

Il non aver sentito il Carabiniere qualificarsi è il primo punto che non combacia con la versione del militare, il quale ha dichiarato di essersi qualificato prima di sparare.

Il diciassettenne continua il suo interrogatorio dicendo di “aver assistito ai primi due spari: uno al petto, l’altro all’ altezza della nuca, quando il mio amico cercava di fuggire. Poi ho avuto paura e sono scappato. Mentre scappavo, ho sentito almeno un altro sparo, che credo fosse rivolto nei miei confronti, perché Ugo era già stramazzato al suolo ed era pieno di sangue”.

Ovviamente anche la versione dei fatti del complice di Ugo dovrà essere confrontata con gli esiti dell’autopsia e la perizia balistica.

 

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