Cronaca

Raid contro la caserma dopo la morte di Ugo Russo: restano in carcere i due responsabili

ugo russo

Napoli. Il gip di Napoli Nicoletta Campanaro (33esima sezione) ha disposto la misura cautelare del carcere nei confronti dei ventenni Vincenzo Sammarco e Giovanni Grasso, nei giorni scorsi sottoposti a fermo dalla Procura di Napoli (pm Antonella Fratello, Enrica Parascandolo e Urbano Mozzillo) con l’accusa di essere i due responsabili del raid a colpi d’arma da fuoco (almeno 4) sparati contro la caserma Pastrengo di Napoli nelle prime ore dello scorso primo marzo.

 

 

La “stesa” contro il comando provinciale dei carabinieri di Napoli è avvenuta qualche ora dopo la morte del 15enne Ugo Russo, cugino di Grasso, raggiunto e ucciso dai colpi di pistola sparati da un carabiniere di 23 anni, nella zona di Santa Lucia di Napoli, a cui Russo voleva rapinare l’orologio, insieme con un 17enne che adesso è ristretto in un centro di accoglienza per minori.

 

 

I due sono accusati di concorso in porto e detenzione in luogo pubblico di arma da fuoco e di violenza
privata. Contestata dagli inquirenti anche l’aggravante mafiosa. La decisione giunge dopo l’interrogatorio di
garanzia dei due giovani, assistiti, rispettivamente, dagli avvocati Francesco Esposito e Tiziana De Masi,
sostenuto in video conferenza dal carcere napoletano di Secondigliano. I due giovani hanno chiesto e ottenuto
dal gip di poter rilasciare dichiarazioni spontanee durante le quali hanno ammesso le proprie responsabilità. Il
blitz, hanno riferito, sarebbe stato frutto della rabbia maturata per la morte di Ugo. Nessuna dichiarazione in
merito invece a come i due siano venuti in possesso della pistola. Il gip non ha applicato la misura cautelare per
il reato, anche questo contestato dagli inquirenti, di violenza privata

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