Nazionale.”Rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza “. Con questa motivazione sulle proprie autocertificazione, un numero elevato di cittadini nella serata di ieri si è recata presso la stazione di Milano Centrale per far ritorno nelle regioni del sud Italia.
La storia si ripete potremmo dire, visto che abbiamo assistito a scene simili lo scorso sabato, prima dell’entrata in vigore del primo grande decreto di restrizione che prevedeva la chiusura della Lombardia e di altre undici provincie.
Sulle condizioni di viaggio dei passeggeri, la Repubblica riporta una denuncia del personale viaggiante:”Non ci sono garanzia di sicurezza sanitaria. La gente è disposta a viaggiare tutta la notte con persone sconosciute nella promiscuità obbligata degli spazi di un vagone letto, ciòè tre posti, e delle cuccette a quattro posti.
Insomma chi arriva dal nord si dovrà autodenunciare in modo che possa partire l’isolamento domicliare. Chi non lo fa, è passibile di denuncia, anche penale .
Chiunque viene a conoscenza di persone che non si autodenunciano, con discrezione e nel rispetto della privacy, lo segnali alle autorità cittadine, sanitarie e di polizia.
È importante, perché tutti quelli che provengono da “zone focolaio” devono andare in quarantena. Altrimenti tutti i nostri sacrifici per tenere lontano il virus fino a questo momento, potrebbero essere stati inutili