Covid-19, la città si prepara la fase 2: ecco come sarà la vita nei prossimi mesi

piazza plebiscito

Napoli.  Abbiamo ormai imparato in questi giorni che l’emergenza Covid-19 sarà suddivisa in tre fasi.

La fase 1 è quella che stiamo vivendo attualmente, con il massimo delle restrizioni per contenere il contagio.  Poi successivamente ci sarà una fase 2, quella di convivenza con una nuova “realtà”, dove si ricomincerà a  vivere ma usando ovviamente tutte le precauzione per evitare il ripresentarsi del Virus.

Sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno, viene fatta una descrizione di come la città di Napoli potrà essere pronta per la seconda fase dell’emergenza Covid-19.

Partendo dallo Stadio San Paolo, non verrà di certo utilizzato nella sua capienza complessiva di 50.000 posti: all’inizio è molto probabile tutti gli eventi verranno svolti a porte chiuse,  mentre successivamente l’impianto sarà utilizzato nella metà dei posti complessivi con il distanziamento di un metro da uno spettatore all’altro.

Stesso discorso si può ipotizzare per il teatro San Carlo: la struttura sarà ovviamente riaperta al pubblico ma con i posti a sedere sempre disposti al famoso e ormai canonico metro di distanza.

Altro tema caldo quello dei trasporti e la riaperture delle scuole. Per i trasporti c’è bisogno di un piano speciale per far si che non ci sia un sovraffolamento,  organizzando autobus con una frequenza nettamente maggiore,mentre per gli istituti scolastici anche i banchi saranno disposti ad un metro di distanza.

Sopratutto nell’ambito scolastico ci sarà bisogno di una spiegazione adeguata di insegnati e genitori, i quali dovranno far capire sopratutto ai più piccoli l’importanza del rispetto delle distanze  interpersonali.

Per quanto riguarda lo Smart Working, nella fase dell’emergenza sarà ancora un qualcosa di molto attuale. Chi potrà lavorare da casa dovrà continuare a farlo, sempre per evitare ulteriori occasioni di contagio.

Sulla riapertura di negozi, ristoranti e pizzerie, sicuramente si potrà accedere all’interno di queste attività in numero ridotto, sulla falsa riga di ciò che sta accadendo in questi giorni nei supermercati.

Infine la grande scommessa sarà la stagione balneare. A luglio e agosto infatti, i lidi dovranno organizzarsi con ombrelloni a debita distanza. Non sarà facile, anzi per certi versi è la scommessa più difficile. I controlli ovviamente saranno serrati: un giorno in spiaggia non può e non deve diventare occasione di contagio.

Insomma la fase 2 dell’emergenza prevede un tenore di vita diverso, prima di passare alla fase 3 del ritorno alla normalità. Alcuni esperti affermano che il ritorno alla piena normalità avverrà solo quando sarà disponibile il vaccino. Altri invece, ritengono che dopo un alcuni mesi di fase 2 senza contagi, si possa poi tornare alla normalità.

Ma questi sono discorsi futuristici: la realtà è che tra poco bisognerà organizzare alla perfezione la fase 2 che durerà per un bel pò di mesi.