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De Laurentiis, il suo messaggio: ” Sto lavorando per una ripresa veloce e in sicurezza”. Donati uova di Pasqua del Napoli agli ospedali

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“Cari tifosi del Napoli, cari napoletani e appassionati di calcio. Sono auguri diversi dal solito quelli che mi appresto a farvi. E’ una Pasqua strana quella che stiamo vivendo. Siamo tutti chiusi nelle proprie case per combattere un nemico terribile e subdolo.

Quasi tutte le attività sono sospese. Il calcio è fermo da un mese e mezzo e non sappiamo quando potrà riprendere. Tanti ci hanno lasciato e lo hanno fatto senza poter nemmeno riabbracciare per l’ultima volta i loro cari. E tanti sono ancora in difficoltà.

Penso a chi è in terapia intensiva, penso al personale medico che sta combattendo una battaglia difficilissima. E penso a tutti quelli che sono stati colpiti economicamente da questa pandemia. Ma penso anche che riusciremo a uscirne, non senza difficoltà, ma ci riusciremo.

Non dico che tutto tornerà a essere come prima, perché molte cose, molti nostri atteggiamenti non andavano bene, ma sono sicuro che le nostre vite potranno, un giorno, essere anche migliori.
So che il calcio vi manca, ma presto tornerà anche quello

Sto lavorando per una ripresa che sia veloce nella sicurezza della salute di tutti.
Dal profondo del cuore vi faccio i più sentiti auguri di Buona Pasqua. Ce la faremo. Aurelio De Laurentiis.

Con questo messaggio sulla sua pagina Twitter, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha voluto augurare una buona Pasqua a tutti i tifosi, facendo inoltre presagire che lavorando per una ripresa veloce e in sicurezza.

De Laurentiis, in questi giorni, si è reso protagonista anche di diversi gesti di beneficenza nei confronti della struttura ospedaliera Cotugno. Nei primi giorni di emergenza aveva effettuato infatti una donazione all’ospedale napoletano per l’acquisto dei dispositivi necessari per la lotta al Covid-19, mentre nelle ultime ore la società azzurra ha donato Uova di Pasqua del Napoli con tanto di sciarpa agli ospedali campani.

Tale sciarpa è stata indossata anche dal professore Paolo Ascierto, in prima linea per la lotta al Covid-19 e notoriamente grande tifosi juventino . Ma in questa battaglia al virus non ci sono bandiere: si gioca tutti per la stessa squadra. C’è da sconfiggere un nemico invisibile e serve l’aiuto di tutti.

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