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L’Italia riparte a colpi di Hi-Tech: Ripresi investimenti per 30 milioni

Uno dei tanti punti vendita MediaWorld sparsi per la penisola italiana

L’epidemia del Covid-19 ha fatto terra bruciata intorno a sé quando ha toccato ed invaso i territori nazionali del Belpaese. Seppur la più grande crisi economica degli ultimi 20 anni abbia attanagliato qualunque settore esistente, quello tecnologico ha risentito in minima parte il calo de consumi. Nonostante i dati sconcertanti circa la disoccupazione nel nostro territorio, il mondo dell’Hi-Tech riesce ad arginare il crollo degli acquisti con l’avvento di prodotti che affascinano sempre di più il pubblico italiano. Tra le tante aziende presenti in Italia, la famosa Media World, facente parte del gruppo tedesco MediaMarket Saturn Holding GmBH, ad oggi conta più di 100 negozi posizionati soprattutto all’interno dei centri commerciali.

Schiaffo al Coronavirus: aperti altri 25 nuovi punti vendita

 

L’azienda tratta soprattutto la vendita di elettrodomestici, fotocamere, console e tutto ciò che concerne la tecnologia in generale, riuscendo a proporre tutti i suoi prodotti a prezzi concorrenziali grazie anche ad un giro di affari che conta milioni di euro l’anno. Il gruppo è alla continua ricerca di nuovo personale da inserire nei suoi 11 punti vendita, che a partire dallo scorso 14 aprile hanno deciso di riaprire gradualmente. Anche se non fosse stata costretta da alcun decreto, infatti, MediaWorld aveva deciso di chiudere i propri negozi per tutelare la salute dei dipendenti e clienti, limitandosi alla vendita online. Nel rispetto delle attuali limitazioni previste, così, come il distanziamento dei clienti e la necessità di recarsi da soli nei negozi, MediaWorld riapre i battenti delle già presenti sedi, aggiungendo altri 25 nuovi punti sparsi per tutta la penisola: a città importanti come Bolzano, Cagliari, Genova e Roma, il colosso tedesco somma acquisti importanti come Bologna, Milano, Bari, Perugia e Trieste.

Tutti i punti vendita MediaWorld mostrano gli avvisi per un corretto e sicuro shopping all'interno dei negozi

Tutti i punti vendita MediaWorld mostrano gli avvisi per un corretto e sicuro shopping all’interno dei negozi

La lista completa è disponibile sul sito ufficiale, all’interno del quale sono specificati anche sia gli orari di apertura, che vanno dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 19, e la serie di misure decise dall’azienda per rispettare le restrizioni in Italia durante l’emergenza sanitaria. Tra queste, quelle che sicuramente spiccano sono l’obbligo di non visitare il negozio se si hanno febbre, raffreddore o altri sintomi influenzali, oppure toccare solamente il prodotto di cui si ha bisogno o, ancora, in caso di pagamenti in contatti, limitare il più possibile il contatto fisico. Sarà inoltre necessario mantenere le distanze di sicurezza dal personale e dagli altri clienti, anche all’ingresso del punto vendita: è logico aspettarsi un ritorno alla piena funzionalità graduale, inizialmente con uno staff a ranghi ridotti, in modo da non creare quelle condizioni di assembramento che potrebbero aprire al possibile contagio di dipendenti e clienti.

La ripresa graduale post-Covid

In data 23 marzo, MediaWorld aveva comunicato ai proprio dipendenti la decisione di accedere agli ammortizzatori sociali proposti dal governo del premier Giuseppe Conte, confermando il ricorso alla cassa integrazione in deroga «per gli eventi che si sono realizzati dal 1° marzo 2020, a seguito dell’emergenza Covid-19, e per la durata massima prevista dalle stesse norme, in attesa della normale ripresa delle attività». Il CEO, Guido Monferrini, ha anche raggiunto i dipendenti con un ulteriore messaggio, aggiungendo che dal mese di aprile si avrebbe «aumentato col 10% il contributo della cassa integrazione in deroga», insieme ad una «spontanea riduzione del 20% dello stipendio dei dirigenti d’azienda».

Guido Monferrini, CEO della holding tedesca

Guido Monferrini, CEO della holding tedesca

MediaWorld, prima della crisi economica scatenata dall’arrivo del Covid in Italia, aveva riportato i conti in nero dopo un lustro in affanno, varando un piano di investimenti da 30 milioni nel 2020. Proprio questi soldi sembrano essere la motivazione principale della ripartenza della holding quotata in Germania, la quale aveva anche fatto sapere che questi ultimi verranno investiti per il rinnovo della rete omnicanale ed i servizi per chi acquista online. «Mediaworld online ha la quota di mercato in house più vicina alla marketshare del mercato di riferimento», avevano confermato dal quartier generale di Verano Brianza, rimarcando come «il programma di formazione continuerà a coinvolgere tutti i collaborati con iniziative specifiche e dotazioni tecnologiche a supporto del servizio di consulenza alla vendita».