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Che vergogna: ambulanza bloccata dai rifiuti in strada. Foto

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Che vergogna: ambulanza bloccata dai rifiuti in strada. Foto

Napoli. Un’ autoambulanza è rimasta bloccata a causa della strada invasa dai rifiuti, è successo di nuovo ai Quartieri Spagnoli.

Nella serata del 3 settembre un’ambulanza del 118 è rimasta intrappolata all’altezza di via Cedronio a causa di una massiccia presenza di immondizia ed ingombranti abbandonati illecitamente in strada che hanno creato di fatto un pericoloso ostacolo per il mezzo di soccorso.

A denunciare l’accaduto è stato un cittadino che ha inviato una segnalazione al Consigliere Regionale dei Verdi-Europa Verde Francesco Emilio Borrelli e Salvatore Iodice, consigliere del sole che ride della Municipalità II.

“Abbiamo denunciato la medesima situazione, verificatasi lo scorso giugno sempre ai Quartieri Spagnoli, quando dei divani abbandonati tra via Speranzella e vico Giardinetto crearono un impedimento ad un’altra ambulanza. Si tratta quindi di un fenomeno ricorrente, altre volte è stata la sosta selvaggia a fermare i mezzi di soccorso, e non si può più restare a guardare, prima o poi accadrà qualcosa di grave.

L’inciviltà diventa ogni giorno un problema sempre più dannoso per questa città e per questo quartiere, porta degrado, sudiciume, disordine e mette, come abbiamo visto, anche in pericolo l’incolumità delle persone. Cosa succederà se la prossima volta un’ambulanza che si accinge a soccorrere una persona in pericolo di vita resta bloccata a causa dell’inciviltà? Dobbiamo fare in modo che ciò non avvenga.

Abbiamo richiesto all’Asia di rimuovere tutti i cumuli di rifiuti presenti in zona, soprattutto quelli più voluminosi che creano intralcio alla circolazione veicolare e pedonale, e soprattutto richiediamo controlli continui da parte della Polizia Municipale e l’installazione di videocamere di controllo, chi sversa rifiuti illecitamente deve essere individuato, denunciato e subire pene severe. Sono finiti i tempi della tolleranza nei confronti degli incivili.”- sono state le parole di Borrelli e di Iodice.