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Azzolina pressa De Luca: “Riapra subito scuole”. Possibile svolta

de luca azzolina

 

Azzolina pressa De Luca: “Riapra subito scuole”. Possibile svolta

 

NAZIONALE. “Pensavano fosse un rigore a porta vuota. Credevano di poter chiudere le scuole, vanificando l’immenso lavoro fatto quest’estate e gli stessi sacrifici dei ragazzi, senza che ci fosse alcuna reazione. Ma hanno trovato un’intera comunita’ fatta di docenti, personale scolastico, famiglie, studenti, pronta a parare”. Cosi’ la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina su ‘La Repubblica’ dove dice che “la scuola ha gia’ tanto sofferto nei mesi scorsi, in questo momento dovrebbe essere l’ultima a chiudere”.

 

Il precedente del Piemonte

In questo momento, sottolinea, “l’assalto alla scuola” lede “il diritto all’istruzione”. Inoltre, secondo la ministra, il governatore della Campania Vincenzo De Luca dovrebbe tornare sui suoi passi. E sulla decisione del Tar dice: “Al Piemonte avevamo contestato un’ordinanza scritta a 4 giorni dall’avvio dell’anno scolastico dopo aver disertato per tutta l’estate i tavoli regionali”.

 

“Le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado devono restare assolutamente e completamente aperte come lo sono oggi in quasi tutt’Italia – osserva – per le superiori puo’ accadere quel che gia’ sta accadendo: vorrei dare una notizia, la didattica a distanza e’ gia’ utilizzata. Vogliamo implementarla? Benissimo”. “In queste ore c’e’ un assalto alla scuola e questo non puo’ far altro che ledere il diritto all’istruzione – continua Azzolina – proveniente “da tutti coloro che non riconoscono” gli sforzi fatti “quest’estate” dalla “comunita’ scolastica” che hanno “funzionato, perche’ nelle scuole ci sono pochissimi focolai. Se ci sono problemi fuori dalle aule, a pagarli non possono essere gli studenti”.

 

“In Campania scuola come il pane”

 

“Partire dalle scuole e’ “una scorciatoia, come mettere la polvere sotto il tappeto. Si pensa che non sia un costo e invece e’ elevatissimo e mina il futuro del Paese. Stiamo parlando di far esplodere un problema che gia’ abbiamo tantissimo come la dispersione scolastisca. Io ci sono stata in Campania. Li’ la scuola non e’ meno importante del pane. Chiuderla significa prendere quei bambini e sottrarre loro un pezzo di futuro enorme, non lasciargli speranza”. Mi auguro che “riaprano. Se bisogna organizzare piu’ didattica a distanza, se bisogna lavorare sugli orari, sediamoci, parliamone. Ma non lasciamo quei bambini e quei ragazzini per strada”.

 

Sulla richiesta del Pd di rinviare il concorso nella scuola: “Sfatiamo i miti. Il concorso della scuola si fa su tutt’Italia. Abbiamo migliaia di aule. C’e’ un protocollo severissimo validato dal Cts che non e’ certo incline ad avallare rischi. Quindi dico solo: sleghiamo il piano politico dal piano reale”. Potrebbe essere una scusa per tentare di farlo saltare “altrimenti non si spiega perche’ non vengano messi in discussione tutti gli altri concorsi”.