Spose in borghese e turn over degli invitati, ecco come sono state aggirate le limitazioni di De Luca sui matrimoni

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Spose in borghese e turn over degli invitati, ecco come sono state aggirate le limitazioni di De Luca sui matrimoni

Napoli. Spose in borghese e invitati che si alternano al banchetto di nozze pur di rientrare nei limiti anti contagio imposti dal presidente della Campania, Vincenzo De Luca, per le cerimonie pubbliche. L’ annuncio del presidente, venerdì pomeriggio a poche ore da numerosi matrimoni in programma per il fine settimana, ha gettato nel panico decine di coppie costrette a rivedere l’intera organizzazione a partire proprio dal numero di persone invitate.

 

A rendere note soluzioni ed escamotage messe in campo dagli sposi sono stati i fotografi di cerimonia che oggi in Piazza del Plebiscito a Napoli, hanno manifestato contro i provvedimenti a danni del settore e per chiedere un sostegno economico alla categoria da messi soffocata dall’emergenza dovuta al Covid. “Il problema principale era il numero di invitati al ristorante – ha spiegato uno dei fotografi che ha condiviso con altri quanto accaduto – ed allora c’e chi come i miei clienti, ha spostato il banchetto in locali sulla costa laziale. Un’altra coppia prima di entrare al ristorante ha fatto all’esterno il taglio della torta e poi tolti gli abiti nuziali hanno continuato, in borghese, il pranzo come semplici clienti”. I fotografi raccontano di un’ altra coppia che ha condiviso parte della giornata con i parenti stretti, sempre rispettando il limite dei trenta, che poi ad una certa ora, come accade in fabbrica quando c’è il cambio turno, lasciato il ristorante si sono alternati con altrettanti invitati.

“E’ mortificante mettere in atto espedienti pur di festeggiare quello che dovrebbe essere il giorno più bello per una coppia di giovani ed è ridicolo che un ristorante che ha una capienza in sicurezza di decine di posti non possa ospitare un matrimonio – si lamenta un fotografo – quanto deciso da De Luca e dopo condiviso anche dal Governo, ha come unico risultato soffocare ancora di più il settore del ‘wedding’ al quale sono collegate decine di attività e migliaia di lavoratori”. (ANSA). FU