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De Luca rinuncia al lockdown ma trasforma Napoli in zona rossa

de luca con un sindaco

 

De Luca rinuncia al lockdown ma trasforma Napoli in zona rossa

 

Napoli. Durante la riunione con gli enti locali convocata dal ministro per gli affari regionali Francesco Boccia, il presidente della Regione Vincenzo de Luca, ha sottolineato – a quanto si apprende – il “progressivo aggravamento della situazione”, con “molti asintomatici”, e ha chiesto un “maggiore coinvolgimento medici di base anche per evitare ricoveri”. In particolare ha evidenziato due problemi un “problema di ordine pubblico” e “un problema territoriale”, perché il “60% è nell’area metropolitana di Napoli”.

 

De Luca ha ricordato di avere vietato la mobilità tra province “ma – ha avvertito – dovremmo fare zona rossa tutta l’area metropolitana di Napoli”. Riguardo al problema di ordine pubblico ha sollevato la necessità di un “programma nazionale altrimenti abbiamo difficoltà”, in particolare “Serve controllo militare dopo le 23”.

Niente lockdown

Nel corso della riunione della Conferenza delle Regioni, alla presenza dei ministri Speranza e Boccia e del Commissario Arcuri, è emersa l’indicazione del Governo di non assumere drastiche misure restrittive a livello nazionale. In queste condizioni diventa improponibile realizzare misure limitate a una sola regione, al di fuori quindi di una decisione nazionale, che comporterebbe anche incontrollabili spostamenti al di fuori dei confini regionali. In questa situazione l’unica decisione realistica e immediata è quella di affrontare i due o tre fronti di maggiore diffusione del contagio.

Il Governo ha sottoposto ai Presidenti delle Regioni la proposta di chiusura dei locali (bar e ristoranti) alle ore 18 e la decisione di portare al 75% la didattica a distanza nelle scuole.

Nel corso della riunione il Presidente De Luca ha ritenuto indispensabile per la situazione epidemiologica attuale, portare al 100% la didattica a distanza e in relazione agli orari di apertura dei locali ha ritenuto improponibile la chiusura alle ore 18, riconfermando quindi la volontà di mantenere gli orari già previsti dall’ordinanza regionale, con chiusura alle 23. In assenza di una misura restrittiva generale non ha senso adottare norme che mettono in ginocchio intere categorie.

L’obiettivo realistico da perseguire, in questa situazione, è duplice: bloccare la movida come luogo principale di diffusione del contagio e adottare la didattica a distanza nelle scuole vista la crescita dell’epidemia. Sono stati illustrati nella riunione i dati relativi alle due settimane successive all’apertura delle scuole in Campania nel corso delle quali i contagi sono aumentati di nove volte e senza sostanziali differenziazioni di fasce di età.
Il Presidente De Luca ha quindi chiesto di inserire nel Dpcm misure straordinarie per la concessione di congedi parentali riservati ai genitori di alunni della scuola primaria e bonus per l’acquisto di computer.

In relazione alla categorie produttive, il Presidente De Luca ha chiesto una moratoria di tre mesi per i pagamenti ai fornitori e per i prestiti bancari. Inoltre per l’edilizia il rilascio di permessi a costruire per via informatica e l’approvazione di una misura immediata che consenta la stipula di contratti con le strutture private accreditate per l’incremento di posti letto.

Premessa di tutte le indicazioni emerse è l’approvazione di un piano socio economico immediato sul modello di quello approvato nei mesi scorsi dalla Campania a sostegno di famiglie, imprese e pensionati