Cronaca

Ragazza morta dopo rovinosa caduta dallo scooter condotto dal compagno transgender, al via il processo per il fratello

maria paola

CAIVANO/ACERRA. Davanti ai giudici del Tribunale di Nola il prossimo 2 marzo si terrà l’udienza preliminare di Michele Antonio Gaglione, 31 anni, accusato dell’omicidio volontario della sorella, Maria Paola, la giovane ventenne morta la notte tra il 10 e 11 settembre scorsi, ad Acerra, dopo una rovinosa caduta dallo scooter guidato dal compagno transgender Cira Migliore, detto “Ciro”, inseguito dal fratello della ventenne.

 

Un incidente, secondo gli inquirenti, provocato proprio da Michele Antonio che, sempre secondo i pm, era contrario alla loro relazione. A causa della caduta, Maria Paola urtò con violenza la testa contro un tubo per l’irrigazione, sul lato della strada. Michele Antonio Gaglione, difeso dall’avvocato Giovanni Cantelli, venne da molti accusato di transfobia, ma lui ha sempre sostenuto che il motivo del suo dissenso circa la relazione tra la sorella minore e Ciro, era riconducibile ai sospetti che nutriva circa le attività illecite svolte dal transgender.

Le famiglie di Maria Paola e Cira sono entrambe residenti al Parco Verde di Caivano, dove oggi il transgender è stato arrestato insieme ad altre 40 persone. Sempre martedì 2 marzo, la Corte di Cassazione si pronuncerà circa l’istanza di carcerazione di Michele Antonio, presentata da Cantelli.