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Casavatore: il Tar boccia il ricorso e conferma Marino come sindaco

vio marino sindaco

Il 17 marzo è il giorno dell’Unità di Italia che avvenne nel 1861 che quest’anno ha compiuto 160 anni. “Restiamo uniti” diceva sempre a rigor di motto Gianni Morandi dieci anni fa durante i suoi due festival di Sanremo. La parola unità è scorsa per tutti questi secoli e anni sia in maniera critica, ma anche come forza per arrivare a governare in maniera equilibrata e finalmente in modo giusto.

Il sindaco di Casavatore, Vito Marino, proprio il 17 marzo, ieri, è come se avesse vissuto una sua propria libertà. Indipendenza dal suo avversario Luigi Maglione che contestava l’esito delle ultime amministrative, con particolare riferimento alla proclamazione del verbale degli eletti e alle operazioni elettorali tenutesi nelle sezioni 3,5,6,8,9, 13, 17 e 18.

Il Tar, quindi, ha riconfermato il sindaco Vito Marino a capo della giunta comunale e ora non resta che essere uniti e lavorare per un unico obiettivo: quello di sempre del bene per il paese. Il ricorso, quindi, non ha fatto altro che dare conferma e legittimazione alla posizione di Vito, facendolo guadagnare durante riconteggio schede anche un punto in più.

La gioia è stata tanta per il confermato primo cittadino che alla buona notizia ha scritto subito un post sul suo profilo Facebook:Oggi 17 marzo 2021 è come rinascere per la seconda volta. Il TAR finalmente mi dà ragione recuperando anche un altro voto sul mio avversario e permettendomi finalmente di governare senza avere più la spada di Damocle sul collo. Finalmente sono il primo cittadino al 100%, il sogno si è concretizzato ed insieme alla mia amministrazione non vedo l’ora di portare avanti tutti i progetti previsti nel programma”. Parole che mettono subito entusiasmo al sindaco che non vede l’ora di riqualificare, migliorare e potenziare Casavatore con tutti i progetti pronti per essere attuati.

Lo sfidante, ormai sconfitto, Luigi Maglione parla di pressione sui rappresentati di lista che i loro sono stati intimoriti e poi lancia un segnale che forse non finirà qui e sta pensando anche al ricorso al Consiglio di Stato. “Una sentenza che non ha soddisfatto- ha affermato Maglione- la nostra coalizione. Sembra che non abbiano calcolato tutte le nostre richieste. Poi ripeto quel periodo c’è stata molto pressione sui nostri rappresentanti di liste. Ricorso al Consiglio di Stato? Ci stiamo pensando, non si esclude che lo faremo“.