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Vietati funerali in chiesa per morti Covid e i trigesimi: la nuova stretta del sindaco contro il contagio

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OTTAVIANO. In attesa delle riaperture (dal governo assicurano che da maggio cambieranno molte cose), oggi nella maggior parte della Campania è tornata la didattica in presenza fino alla prima media. Nonostante tutto ci sono alcuni sindaci che hanno deciso comunque di adottare nuove ordinanze restrittive considerando il numero di contagi ancora molto alto.

 

Il primo cittadino di Ottaviano Luca Capasso ha firmato un nuovo provvedimento contenente misure ancora più restrittive, valide fino al 20 aprile. Sarà vietato alle persone di stazionare nelle piazze e nelle strade cittadine. Tra le disposizioni del primo cittadino, c’è anche il divieto di fumo in tutti gli spazi pubblici, ad eccezione dei casi in cui il fumatore sia isolato. Vietato anche la consumazione di cibi e bevande in forma statica nelle piazze e strade aperte al pubblico passaggio.

L’ordinanza, inoltre, prevede delle restrizioni anche per quanto riguarda le cerimonie funebri. E’ vietata, infatti, l’esecuzione dei riti funebri all’interno delle Chiese, per soggetti che siano deceduti a causa di patologie riconducibili al Covid-19. Divieto di dare pubblicità alle messe di trigesimo, alle quali potranno partecipare, così come per le esequie, unicamente gli stretti appartenenti alla famiglia dei defunti.

Per quanto riguarda le attività commerciali come bar, gelaterie, yogurteria e pasticceria possono fare asporto fino alle 18. Consentita la consegna a domicilio, a battenti chiusi, dalle ore 18 e senza limiti di orario. Per le attività di ristorazione, invece, è consentito l’asporto fino alle ore 21. Mentre la consegna a domicilio, sempre a battenti chiusi, potrà esser fatta dalle ore 21 e senza limiti di orario.

Inoltre, gli esercizi commerciali, le attività economiche e i supermercati sono obbligati a contingentare gli ingressi, “limitando l’accesso nella misura di 1 uniti ogni LO mq, (locale commerciale di mq. 100 = accesso massimo di 10 persone)”. E’ fatto obbligo per le attività economiche e commerciali aventi grande affluenza (supermercati – banche – uffici postali) di predisporre, agli ingressi, strumenti dissuasori che impediscano la formazione di assembramenti.

Le attività commerciali sono obbligate a chiudere alle ore 20 e 30 nei giorni infrasettimanali ed alle ore 14.00 nei giorni festivi, fatta eccezione per le farmacie e parafarmacie che osserveranno i regolari orari di turno.