SUPERLEGA. Nelle precedenti ore tanti club hanno fatto dietrofront sotto pressioni costanti di UEFA, FIFA, tifo.. un progetto ‘morto’ sul nascere. Per ora.
I principali fondatori hanno visto il loro progetto frantumarsi in pochissime ore.
Siamo tutti d’accordo che bisogna dare una “scossa” che possa portare i vari club a riacquisire gli introiti perduti causa anche il periodo storico che stiamo vivendo, perchè se i bilanci sono in rosso e non ci sono abbastanza soldi sarà impossibile partecipare alle sessioni di calciomercato, così facendo anche i vari campionati saranno inevitabilmente ridimensionati.
Si potrebbero, ad esempio, ridurre notevolmente tutti gli ingaggi. Potrebbe essere un primo passo.
Non piace l’idea di un “campionato privato”, in Superlega devono andarci le squadre per merito sportivo, per titoli conquistati sul campo, per un piazzamento in classifica (come avviene per la Champions o Europa League) e non perchè ti chiami Real Madrid, Barcellona, Juventus e così via.. nonostante il blasone del club.
Questa è pura follia e dunque, almeno per adesso, siamo tutti contenti di questa notizia.
Dalla nostra redazione, ai presidenti, ai calciatori, alle Federazioni, ai tifosi.
Quella piccola percentuale di romanticismo nello Sport più seguito almeno in Italia è rimasta intatta, difendiamola.
Il calcio è di tutti.
Antonio De Chiara
