Cronaca

Una 20enne si getta dal ponte, sullo sfondo c’è una delusione d’amore

lancio ponte

Ennesima tragedia a Napoli dove a via Nuova San Rocco nella giornata del 14 settembre una ragazza 20enne si è gettata nel vuoto del ponte. Secondo alcune ricostruzioni, la giovane sarebbe precipitata dalla balaustra del Ponte che congiunge Miano e Frullone con Capodimonte in via Nuova San Rocco. Tra le ipotesi c’è quella di un presunto gesto volontario della ragazza. Sul posto sono giunte diverse pattuglie della Polizia di Stato, un’ambulanza e i vigili del fuoco intenti a recuperare il corpo.

 

Alcuni residenti, rivoltisi al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, hanno raccontato che la ragazza in preda ad una crisi per una delusione d’amore si sarebbe recata lì da Posillipo e dopo aver consumato un alcolico avrebbe deciso di lanciarsi nel vuoto. Inutili i tentativi di bloccarla da parte di alcuni passanti. In passato il ponte San Rocco è stato teatro di tante altre tragedie ed è proprio per questo che gli abitanti chiedono alle istituzioni soluzioni per mettere fine a queste morti.

“L’ennesima tragedia sul famoso ponte di San Rocco, a ridosso del Bosco di Capodimonte. Una ragazza di appena 20 anni (così dicono le voci) si è gettata da questo maledetto ponte, come prima di lei altri e come accadrà ancora se tutto ciò finirà solo con un funerale andato nel dimenticatoio. Siamo stanchi di vedere ancora morte. Siamo stanchi di essere abbandonati. Sono anni che noi cittadini chiediamo del posto chiediamo delle barriere su questo maledetto ponte…cosa si sta aspettando? Quante persone ancora dovranno morire prima che ciò accada???”!- racconta una residente che si è rivolta al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

“Il problema è stato ignorato per troppo tempo, i cittadini hanno tutte le ragioni per essere arrabbiati, troppe tragedie sono accadute su questo ponte senza che si sia intervenuti. Ora chiediamo con veemenza l’installazione di barriere protettive che avrebbero dovute essere già previste tempo fa. Al di là dell’impedimento ‘fisico’ per evitare altre tragedie, quello che occorre fare è intervenire prima che si decida di compiere un tale estremo gesto attraverso un supporto psicologico, attraverso dei programmi sociali sul territorio per questi giovani che vanno aiutati, guidati, ascoltati e compresi. In una società che va sempre più veloce e pretende sempre di più, sono soprattutto i ragazzi a dover sopportare una pressione sempre più alta. Ora è arrivato il momento di allentarla.”. Sono state le parole del Consigliere Borrelli.