La scelta di estendere il green pass a tutti i lavoratori, indifferentemente che il loro impiego sia di tipo privato o pubblico, ha già dato i suoi frutti: rispetto alla scorsa settimana, infatti, si è registrato un aumento delle prime dosi che va dal 20 al 40%. L’obiettivo, però, come ricordato più volte dal generale Figliuolo, è quello di riuscire a vaccinare completamente, entro ottobre, almeno l’80% della popolazione.
Questi, però, sono tematiche che interessano chi è ancora scettico nei confronti della vaccinazione. Il 65% circa degli italiani, invece, si sta chiedendo quando e se dovrà sottoporsi alla terza dose. Cosa sappiamo oggi a riguardo? Si attendono dal Comitato Tecnico Scientifico le ultimissime indicazioni, tutto è già pronto.
I primi a ricevere la terza dose, come sempre, saranno i più fragili: malati oncologici, soggetti che hanno subito un trapianto, dializzati e, in generale, tutto gli immunodepressi. L’obiettivo, poi, si sposterà sugli ultra 80enni, gli ospiti delle Rsa e il personale sanitario. Non è ancora chiaro, invece, e per questo si dovranno attendere ulteriori valutazioni del Cts, quando e se la terza dose interesserà il resto della popolazione.
E’ notizia di ieri, invece, la possibile apertura alla vaccinazione ai più piccoli che arriva dalle aziende Pfizer e BioNTech. Le due case farmaceutiche, infatti, hanno effettuato degli studi dai quali è emerso che il siero sarebbe sicuro per i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, con un ottima risposta immunitaria ed effetti indesiderati trascurabili. Ai più giovani, comunque, verrebbe somministrato un dosaggio minore di quello previsto per gli over 12.
