Cronaca

Eruzione devastante del vulcano, la nube in arrivo in Italia: ecco chi sarà colpito per prima

nube

Sono adesso 350 gli edifici e 166,2 gli ettari di terreno sepolti dalla lava del vulcano Cumbre Vieja attualmente in eruzione a La Palma, una delle isole Canarie. Lo si apprende dall’ultimo rilevamento reso noto dal sistema europeo Copernicus.

 

Dati aggiornati alle 19.26 di ieri che confermano il rallentamento dell’avanzata della colata verso la costa occidentale dell’isola, di cui avevano già parlato le autorità locali. L’aggiornamento precedente, che risale a 36 ore prima, indicava 320 edifici distrutti e poco più di 150 ettari coperti di lava. Intanto, le autorità hanno concesso altro tempo ai residenti di zone colpite dall’eruzione per salvare documenti, oggetti di valore e prodotti di terre coltivate in vista della possibile
avanzata della colata.

È anche stata richiesta la creazione di due aree di accesso ristretto al traffico aereo in punti vicini al vulcano: l’autorità competente, Enaire, ha spiegato che la restrizione non interessa voli commerciali. Nel frattempo, sui media spagnoli emerge una delle conseguenze dell’eruzione per alcune delle persone che hanno perso la loro casa: la difficoltà di trovare un’alternativa abitativa per gli alti prezzi degli affitti a La Palma, un’emergenza su cui il governo regionale prevede di agire quanto prima. Oggi sono attesi sull’isola i Reali di Spagna, Felipe VI e Letizia, e il premier Pedro Sánchez, di ritorno da New York.

La nube verso l’Italia

Intanto, Sardegna, Sicilia e la costa centro-meridionale del Tirreno sono a tiro della nube di anidride solforosa sprigionata dalla devastante eruzione del vulcano distante poco più di 3mila chilometri dall’Italia.

Secondo l’Agenzia meteorologica statale iberica (Aemet)  i gas del vulcano raggiungeranno oggi le isole vicine quali El Hierro, La Gomera e Tenerife, e non viene escluso il fenomeno delle piogge acide. Tappa successiva la penisola iberica domani fin dalla mattina interessando anche le isole Baleari, Ceuta e Melilla.

Che cos’è l’anidride solforosa

L’anidride solforosa (SO2), o biossido di zolfo, è utilizzata come antiossidante e conservante per frutta e verdura, frutta secca, merendine e vini. Ma si punta a fermarne l’uso perché rallenta in maniera consistente l’assorbimento di vitamina B1 causando problemi soprattutto a chi soffre di asma.