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Gomorra, finale da ‘Provvidenza manzoniana’: Ciro e Genny ‘cadono’ come ‘soldatini’

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Ha suscitato più di una perplessità il finale della saga della serie Gomorra, Ciro Di Marzio e Genny Savastano che muoiono come due semplici guardaspalle in un conflitto a fuoco con un nemico di cui non si conosce nulla.

Killer che spuntano da tutti i pizzi come una entità soprannaturale, come la Provvidenza manzoniana, arriva la peste che risparmia i buoni e ammazza i cattivi.

Alla fine muoiono tutti, una strage, come lo svolgimento di quel tema delle scuole elementari che gira sul web da una vita: “Illustra brevemente cosa è successo nella prima guerra mondiale”. Svolgimento: “Sono tutti i morti” con la maestra che mette 3 e scrive “vergognati”.

Un finale forzato, da Decadentismo, che tende a mettere a tacere tutto il chiacchiericcio che si è fatto in questi anni sulla serie, poco educativa e che mitizza i boss, i narcotrafficanti e i delinquenti.

Ciro e Genny da dominatori di Secondigliano muoiono come soldatini, dopo che il primo era riuscito a spodestare l’ex ‘fratello’, eliminando uno ad uno anche i suoi alleati.

Un finale che non ammette seguiti, una carneficina, il giorno del giudizio, si salvano solo Azzurra ed il piccolo Pietro, gli spettatori sono rimasti un po’ delusi, si aspettavano sicuramente qualcosa di diverso.

In generale la quinta stagione è stata appassionante in tutte le puntate, solo il finale, non ha convinto tutti, sarebbe stata meglio una maxi retata con condanne eccellenti.

La serie ci lascia però la scoperta di nuovi attori, alcuni molto bravi, poi Nunzia Schiano che dimostra di calarsi bene anche nella parte della cattiva. Insomma nell’economia dell’opera finale ci sono sempre anche tanti lati positivi.