Cronaca

Dissequestrata la storica biblioteca napoletana dei Girolamini dopo il saccheggio

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NAPOLI. E’ stata dissequestrata, dalla Procura, la storica biblioteca dei Girolamini in via Duomo, a Napoli, a cui vennero messi i sigilli dieci anni fa, nell’aprile del 2012, nell’ambito di un’inchiesta sul furto di migliaia di volumi antichi denunciato dal direttore dell’epoca Marino Massimo De Caro.

Frequentata anche da Giambattista Vico, la biblioteca è aperta dal 1586. Fa parte del complesso monumentale dei Girolamini e custodiva 160mila volumi tra i quali migliaia di edizioni risalenti al 1500. Si tratta di una delle biblioteche più specializzate in testi di Teologia cristiana e Filosofia.

Rivelazione choc durante il processo sul saccheggio

Riservò anche un colpo di scena, il 16 ottobre del 2019, il processo sul cosiddetto saccheggio della nota biblioteca napoletana dei Girolamini, ora dissequestrata. L’ex direttore Marino Massimo De Caro, durante una delle udienze, rivelò ai giudici di essere stato in procinto di acquistare un prezioso volume riportante delle postille di Galileo Galilei: “Un libraio di Firenze – disse alla Corte – mi offrì un libro postillato a mano da Galileo Galilei, per un milione di euro, non potevo comprarlo….fu venduto ad un acquirente privato statunitense per due milioni di euro e adesso si trova lì, fui io a portarcelo”. Nell’inchiesta è rimasto coinvolto anche l’ex senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri al quale venne contestato il reato di concorso in peculato. L’ex parlamentare fu però assolto dall’accusa, il 19 gennaio del 2021, dopo essere uscito indenne anche da un altro processo, per ricettazione, a Milano. L’ex senatore forzista venne accusato dell’appropriazione di tredici volumi, trafugati dalla Biblioteca dei Girolamini di Napoli, libri che erano stati asportati dall’ex direttore Massimo Marino De Caro, suo vecchio amico e appassionato bibliofilo. Fu proprio De Caro, poi condannato a sette anni di reclusione, a tirare in ballo dell’Utri.