Sangue in campo

Rissa alla partita di calcetto, tre accoltellati: “Sono stati i parenti della madrina del clan”

A scatenare la violenza, come accertato dalle forze dell’ordine grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, il nipote 19enne di Maria Licciardi, nota alle forze dell’ordine come la capoclan dell’alleanza di Secondigliano.

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Napoli. Rissa alla partita di calcetto, tre accoltellati. Tra gli aggressori figlio e nipote di Maria Licciardi. Borrelli (Europa Verde): “Episodio allucinante, i figli dei camorristi ereditano cultura di violenza e sopraffazione”

“Quanto accaduto alcuni giorni fa in un campo di calcetto a Chiaiano è semplicemente allucinante. Al termine di una partita tra ragazzi si scatena una rissa con tre accoltellati. A scatenare la violenza, come accertato dalle forze dell’ordine grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, il nipote 19enne di Maria Licciardi, nota alle forze dell’ordine come la capoclan dell’alleanza di Secondigliano, in difesa del quale è sopraggiunto il padre Giuseppe Musella figlio della Licciardi, che armato di coltello ha assalito insieme al figlio tre ragazzi di Giugliano.

Un episodio che conferma la nostra tesi di come la cultura camorrista fatta di violenza e sopraffazione si tramandi di genitore in figlio, di generazione in generazione. Un legame perverso e pericoloso che va stroncato sul nascere sottraendo i figli dei camorristi al loro destino segnato se vogliamo realmente interrompere la spirale di violenza e criminalità che tiene sotto scacco la nostra comunità”. Questo il commento del consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli.