La stagione della terza faida

Ucciso sotto casa mentre parla con l’amico, i nomi del commando: 4 arresti

I due assassini, secondo la ricostruzione dell'epoca, sarebbero giunti in sella ad uno scooter sorprendendo le due vittime designate dinanzi all’abitazione di Gaiola. Ecco tutti i nomi dei destinatari del provvedimento

omicidio napoli

NAPOLI. La Squadra Mobile di Napoli ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, nei confronti di: RICCIO Mario cl. 91, RUSSO Francesco Paolo cl.90, BOTTINO Franco cl. 83, e PALUMBO Sabato cl. 54,  in quanto ritenuti gravemente indiziati del duplice omicidio di ABRUNZO Ciro e GAIOLA Franco feriti mortalmente con l’esplosione di 15 colpi d’arma da fuoco, il 21 giugno 2012, a Napoli in corso Sirena.

L’azione delittuosa sarebbe maturata nell’ambito della cterza faida di camorra scaturita negli anni 2010 – 2012 per il controllo del traffico di sostanze stupefacenti a Scampia, Mugnano e Melito, che ha visto in contrapposizione i Di Lauro, gli Amato – Pagano e gli Abete – Abbinante – Notturno. Le vittime ABRUNZO Ciro e GAIOLA Franco erano legati agli Abete – Abbinante – Notturno, mentre gli autori del duplice omicidio, destinatari della misura, affiliati alla fazione degli Amato – Pagano.

Il provvedimento eseguito è una misura precautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Il profilo delle vittime

I due uccisi furono Francesco Gaiola, 58 anni, pregiudicato noto come “‘o’ fachiro” e Ciro Abrunzo, 29enne incensurato, soprannominato “‘o cinese”: caddero sotto i colpi di due killer nel quartiere Barra, a Napoli, al corso Sirena.

L’omicidio avvenne sotto l’abitazione di Franco Gaiola. Con lui si trovava Ciro Abrunzo, 29 anni, conosciuto come “‘o cinese”, incensurato. Già da allora Gaiola sarebbe inquadrato dagli inquirenti in uno dei clan camorristici della zona di Barra. Killer a bordo di scooter.

I due assassini, secondo la ricostruzione dell’epoca, sarebbero giunti in sella ad uno scooter sorprendendo le due vittime designate dinanzi all’abitazione di Gaiola. Quest’ultimo, forse capendo di essere finito nel mirino, tentò di rientrare nell’antico edificio dove abitava mentre Abrunzo finì a terra sul lato opposto della carreggiata. Il suo cadavere fu rinvenuto accanto ad una motocicletta. Numerosi i colpi sparati dai due sicari, giunti a bordo di uno scooter e poi fuggiti dopo l’agguato, ricostruito dopo oltre 10 anni.