Cronaca

Il cimitero fantasma di Poggioreale

Il progetto sarebbe nato 10 anni fa

Generico ottobre 2022

Napoli. Un cimitero nel cimitero. È quello che accade a Napoli, a Poggioreale. La notizia è emersa durante la trasmissione televisiva Ore 14 in onda su Rai 2. Vicino al cimitero di Poggioreale, ai piedi della Cappella della Resurrezione, crollata lunedì scorso, si è scoperto un cimitero fantasma, nascosto dalla vegetazione, che conta circa 3.000 loculi di terra, provvisti anche di lapidi, completamente abbandonati a loro stessi. La scoperta delle 3.000 lapidi è stata fatta per caso in seguito alla necessità di raggiungere le bare diroccate nel cimitero di Poggioreale.

Come rivelato da Ore 14, l’area risulta essere parecchio vasta, mentre i lavori sembra che fossero praticamente conclusi quando il cimitero venne abbandonato, tanto che erano già stati anche disposti gli allacci per la corrente elettrica.

In merito al cimitero fantasma si è espresso l’assessore comunale di Napoli, Vincenzo Santagata. Ha spiegato “Questo lavoro è cominciato poco prima dell’amministrazione Da Magistris, che è cominciata 10 anni fa. Noi siamo qui da meno di 1 anno, quindi stiamo cercando di capire come sviluppare questa area. È un progetto partito nel 2008 che prevedeva l’ampliamento del cimitero e al contempo la costruzione di un impianto di cremazione, parallelamente nel progetto erano previste 3000 fosse di terra. Doveva essere di 3 milioni e 6, poi c’è stata una variante di 1 milione circa e siamo giunti sui 5 milioni totali e riguardava sia l’impianto di cremazione che le fosse di interro”.

Il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli è intervenuto per spiegare il suo punto di vista sulla situazione di Poggioreale che ha più volte denunciato: “E’ uno dei cimiteri dei più belli del mondo ma da tanti anni è trattato come una schifezza, abbandonato a sé stesso e lasciato in mano a parcheggiatori abusivi, imbroglioni, truffatori e a gente, tra cui anche camorristi, che con finti atti notarili distruggeva e poi rivendeva i loculi come hanno dimostrato diverse inchieste. Tutto questo nel totale disinteresse generale, dell’amministrazione, delle congreghe e dei dirigenti degli ultimi 20 anni. La vicenda del cimitero abbandonato è quindi compatibile con questo clima di mala amministrazione che deve cambiare. Almeno e soprattutto per ciò che concerne la gestione dei cimiteri. I defunti e i loro familiari meritano luoghi degni e sicuri.”

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