Attualità

Il pizzaiolo Vesi contro la poke e il sushi

Secondo Vesi non sono ecosostenibili

Generico febbraio 2023

Napoli. “Meglio una pizza o una carbonara, piatti tradizionali che, per produrli, non servono quantità industriali di acqua e non ci costringono ad inquinare. Motivo? “Ho capito soltanto vedendo preparare il sushi dal sushiman che non potevo accettare il grande, enorme spreco di acqua potabile necessario per preparare il riso per entrambi i piatti. Per ottenere un riso senza amido, che conferirerebbe al riso quella consistenza un po’ appiccicataccia, sua principale caratteristica al palato nella nostra cucina occidentale e tradizionale, occorrono tra i 5 e 10 minuti di lavaggio sotto l’acqua corrente.” A dirlo è il pizzaiolo Giuseppe Vesi, che ha bandito dal suo ristorante i due piatti di sushi.

“Il calcolo dello spreco è facile se pensiamo che il rubinetto eroga circa 12 litri di acqua al minuto. Perciò per lavare il riso abbiamo usato quasi 100 litri di acqua mentre ci sono popolazioni che muoiono di fame e di sete per un po’ di acqua. Protestando mentre lo preparavano, perché mi sembrava una cosa abnorme mi hanno spiegato che così si fa. Una enormità, uno spreco che, se moltiplicare per il consumo ormai diffusisissimo in tutto il mondo delle due pietanze, rispettivamente una di derivazione giapponese e l’altra hawaiana, rende l’idea di quanta acqua viene, letteralmente sprecata, per realizzarle”.

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