San Giovanni a Teduccio/Soccavo. Le mani della camorra si stringono sempre più attorno al corpo, già ferito, della città di Napoli. Continuano infatti a registrarsi episodi di esplosioni riconducibili al fenomeno del racket. Come racconta Il Mattino, la notte tra sabato e domenica scorsi, sono avvenuti due episodi sconcertanti.
Il primo a San Giovanni a Teduccio dove una bomba carta è stata fatta esplodere all’esterno di un negozio di alimentari in via delle Repubbliche Marinare. Lo scoppio ha divelto la saracinesca. Sul posto i vigili del fuoco e la polizia di Stato che indaga sulla matrice del gesto, ma la pista maggiormente battuta resta quella dell’intimidazione a scopo di racket.
Il secondo episodio è avvenuto a Soccavo. Sono stati esplosi colpi di arma da fuoco contro un centro scommesse, Goldbet, avvenuto in via del Maratoneta. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo operativo di Bagnoli e del Nucleo investigativo di Napoli. Due le ogive trovate dai militari impegnati nei rilievi. Non ci sono stati feriti causati dai colpi di pistola, ma chi ha agito lo ha fatto per lanciare un segnale.
“Da est a ovest la città è da tempo dilaniata da questi atti criminali violenti che soltanto grazie alla casualità e alla fortuna non hanno provocato vittime innocenti. Siamo di fronte a un’emergenza eppure si continua a osservare inermi, discutere, troppo, senza però prendere una vera decisione. La verità è che si parla di mafia e camorra soltanto quando avvengono episodi drammatici da prima pagina. Allora tutti fanno promesse, si scende in piazza, ci si indigna. Quando invece le organizzazioni criminali si muovono silenti e fanno affari d’oro sul sangue della gente, nessuno parla più. Se si combattesse la camorra con metodo, disciplina, in modo asettico, e soprattutto in modo continuativo e centralizzato, a quest’ora il fenomeno forse non sarebbe del tutto debellato ma avremmo sicuramente fatto passi da gigante in avanti.”- ha dichiarato il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.
