Smascherati accordi con il clan

Arresto del sindaco, Borrelli: “I clan hanno messo le mani in troppi comuni”

Preoccupazione per le prossime amministrative

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Melito. E’ stato arrestato il sindaco di Melito di Napoli Luciano Mottola, al termine di un’inchiesta della Dia. Insieme al sindaco, le misure hanno riguardato anche il presidente del Consiglio comunale e altri due consiglieri comunali, del coordinatore per Melito dell’azienda incaricata del servizio di igiene urbana, padre di un consigliere comunale già candidato sindaco alle elezioni dell’ottobre 2021. In tutto si tratta di 18 persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di scambio elettorale politico mafioso, attentati ai diritti politici del cittadino, associazione di tipo mafioso, corruzione, concorso esterno in associazione mafiosa, tentata estorsione.

Le indagini hanno fatto emergere i gravi indizi sull’esistenza di un accordo già per il primo turno di votazioni, svoltosi il 3 e 4 ottobre 2021, tra esponenti del clan Amato Pagano e alcuni rappresentanti della coalizione a sostegno del candidato sindaco Nunzio Marrone, quest’ultimo non indagato.

 

“Soltanto nella giornata di lunedì il tar Campania aveva confermato lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche del comune di Castellammare di Stabia con gravissime commistioni tra gli amministratori locali e la criminalità organizzata – dichiara il deputato dell’Alleanza Verdi- la Sinistra Francesco Emilio Borrelli da sempre in prima linea contro i clan. – “Il caso di Melito conferma purtroppo la terrificante relazione tra una parte del sistema politico e la criminalità. Certi metodi e certi rapporti non si sono mai spezzati in alcune zone del territorio. I clan hanno messo le mani in troppi comuni del napoletano.”

 

“Siamo estremamente preoccupati anche per le prossime amministrative – continua Borrelli – “visto che in alcuni comuni si presentano addirittura sindaci sotto processo per corruzione. Ci sono le mogli di candidati condannati per voto di scambio che si candidano al posto dei mariti. Sindaci sciolti per camorra che tentano di essere rieletti nei loro comuni. Diversi candidati sono già stati esclusi grazie alla legge Severino. La situazione non migliora nelle macchine amministrative comunali dove troppi dipendenti, dirigenti e amministratori delle partecipate risultano sotto processo per collusione con la criminalità. Noi chiediamo alla Procura e al Prefetto di mettere in campo una cabina di regia straordinaria per le prossime comunali nel napoletano e in Campania”.

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