Nazionale. Dopo l’influenza aviaria dovremo iniziare a preoccuparsi di quella canina. L’allarme è stato lanciato dalla China Agricultural University di Pechino con uno studio pubblicato sulla rivista eLife. Si tratta di un ceppo mutato di influenza aviaria che circa 2 anni fa ha iniziato a colpire i cani e ora a quanto pare potrebbe evolversi ed arrivare ad infettare l’uomo.
Test su campioni di virus prelevati da cani infettati di recente mostrano che ora l’agente patogeno è in grado di riconoscere meglio i recettori delle cellule umane. Questo significa che le cellule umane possono essere infettate più facilmente rispetto a qualche anno fa. “I nostri risultati hanno mostrato che i cani possono fungere da intermediari per l‘adattamento dei virus dell’influenza aviaria agli esseri umani” – hanno spiegato i ricercatori.
C’è da dire che ad oggi non è stato registrato alcun caso di positività di influenza canina nell’uomo in nessuna parte del mondo. Tuttavia però lo studio ha mostrato la possibile minaccia futura. “I cambiamenti nel virus canino lo stanno apparentemente adattando meglio alla trasmissione all’interno dei mammiferi, come ci si potrebbe aspettare dopo un periodo così lungo nei cani. Il virus non sembra rappresentare una minaccia per la salute dei cani. Si potrebbe essere più preoccupati per il potenziale pandemico a lungo termine in altre specie come gli esseri umani” – ha detto James Wood, capo del dipartimento di medicina veterinaria dell’Università di Cambridge.
