Da piazza mercato a scampia

Le baby-gang e i loro roboanti scooter tengono sotto scacco la popolazione e le strade

Il video

Generico luglio 2023

Napoli. In sella ai loro scooter, rigorosamente senza casco, magari in due o anche in tre, “marcano” il territorio girando e rigirando per le piazze, le strade ed anche le aree pedonali. Il rombo assordante dei motori è come un grido di battaglia, una battaglia contro le Istituzioni, la legalità e i cittadini imprigionati dalla paura. Le “impennate” sono una pura manifestazione di supremazia, di potere e di baldanza di chi sa di aver ottenuto il pieno controllo su una data zona.

 

Sono i ragazzini delle baby-gang i nuovi cavalieri oscuri della notte che tengono sotto scacco Napoli, dal centro alla periferia, soprattutto lì dove le lotte intestine, le guerre per il controllo del territorio e la repressione dello Stato hanno decimato o fatto estinguere i vecchi clan, sostituti come modelli criminali per questi adolescenti, quindi, dalle figure di Pablo Escobar, El Chapo o i “Savastano” rappresentate sul piccolo e grande schermo.

 

A Piazza Mercato si è ben oltre il livello di emergenza dove le notti, e non solo esse, sono delle giovani bande criminali che costringono i residenti a notti insonni e al terrore.

 

“Sono nata qui a Piazza Mercato e ho scelto di viverci da adulta e mi sono sempre spesa per il quartiere Purtroppo, ora la situazione è sensibilmente peggiorata. Le istituzioni non sono per niente dalla parte dei cittadini perbene, non controllano in modo capillare la zona. “- racconta una cittadina rivoltasi al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli- “Mi spiego meglio: la sera, dopo cena, sulla piazza, da poco restaurata (dopo anni di scandali), pur essendo in tutta la sua circonferenza, chiusa al traffico, viene letteralmente invasa da decine e decine di motorini e auto, anche di grossa cilindrata, che fino all’alba girano in tondo, attraversano a fortissima velocità la piazza, da parte a parte, urlano, suonano clacson. Talvolta, arrivano anche alle 2 di notte. A far cosa? Confusione, spaccio, prostituzione? Questa situazione è iniziata già da più di un paio dì anni ma, ora è diventata insostenibile a ridosso dell’estate. È ormai più di 1 mese che non dormiamo, affacciando sulla piazza. L’unica salvezza è chiuderci dentro. Il 113 viene ripetutamente chiamato ma quando arriva la polizia a sirene spiegate, tutti scappano per poi ritornare appena la polizia va via, dopo un po’. Non viene fermato nessuno, né sequestrati mezzi, né applicate multe. Rientrare a casa, di sera, diventa un pericolo perché si corre il rischio di essere investiti oppure aggrediti se si decide di intervenire o parlare.

Nelle ultime sera, in modo del tutto non autorizzato hanno costruito, prima con scotch bianco, poi con la pittura, un campetto da calcio lateralmente alla piazza, nella zona pedonale. Così ora, insieme al caos della piazza, aggiungeremo anche le partite di calcio. Sono stati chiamati i carabinieri che sono venuti ma il campo è lì. “.

Se in un quartiere centrale il livello di allarme è rosso, in periferia le cose non vanno certamente meglio.

 

“Sono un residente di Scampia, quartiere Monterosa. In piazza della Libertà, tutte le notti fino alle prime luci dell’alba, si consumano schiamazzi da parte di ragazzi e ragazzine che, oltre al considerevole caos (alla faccia di chi deve svegliarsi presto per andare a lavoro), mettono in serio pericolo la sicurezza degli stessi cittadini. Ciò che accade supera il limite dell’incoscienza e dell’irresponsabilità, oltre che del rispetto di chi il giorno seguente deve svegliarsi presto per svolgere il proprio dovere.

A bordo di auto sia utilitarie che di grossa cilindrata di moto, questi scappati di casa (per non definirli in altro modo), trascorrono l’intera notte, iniziando dal tardo pomeriggio, trasformando la piazza in una pista di Grand Prix.

Un vero “Fast and Furious” che, come ho spesso ribadito, va avanti tutta la notte fino alle prime luci dell’alba, tra corse pazze, frenate e sgommate.

Più volte non è mancato di essersi schiantati sui marciapiedi o, peggio ancora, negli isolati che circondano la piazza.

Insomma, oltre al considerevole fastidio, dovuto al rumore, che disturba la quiete notturna, anche la loro stessa sicurezza e di chi è nella propria casa è messa in serio pericolo.”- è una testimonianza di quel che accade a Scampia giunta sempre  a Borrelli.

 

“Quello delle baby-gang è un fenomeno che ha avuto una rilevante impennata soprattutto negli ultimi anni anche perché quando lo si denunciava, come noi, in molti hanno sottovalutato il problema confinandolo nell’ambito delle ragazzate e delle goliardate da adolescenti” – commenta il deputato di Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli – “ In realtà ancora oggi c’è chi si ‘prodiga’ nel difendere a spada tratta questi ragazzi che nei fatti sono a tutti gli effetti dei delinquenti pronti fare il ‘grande salto’ e a trasformarsi in criminali camorristi. La tolleranza e l’eccessivo garantismo non evitano la trasformazione ma anzi la accelereranno. Le baby- gang o si sono sostituite ai vecchi clan o rappresentano per essi vivai da cui attingere nuove leve o strumenti per tenere sotto scacco la popolazione. L’eccessiva frammentazione dei clan in determinate zone non consente a questi di tenere sotto controllo la microcriminalità per guadagnarsi la benevolenza del popolo e così usano la paura, impersonata dai giovani criminali, per avere il controllo.  Le baby-gang, hanno, quindi, un ruolo funzionale nel gioco delle strategie camorristiche e contrastarle limitandone l’espansione e la proliferazione vorrebbe dire, allora, inferire un duro colpo ai clan. Oltre alla dura repressione dello Stato, che deve avvenire anche tramite una riforma della giustizia minorile, serve un cambio di mentalità (basta con la tolleranza) e un processo di rieducazione abbinato al binomio-  scuola-famiglia. Va fatto, però, a partire da ieri.”

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