Esclusiva delle 5 e 32

Blitz al Parco Verde, scattano arresti per la violenza sessuale alle cuginette

Svolta clamorosa in un mese dopo la stretta voluta dal Governo

arresti parco verde

Caivano (anteprima assoluta lancio ore 5 e 32). E’ in corso al Parco Verde dalle 4 circa un’operazione importante da parte dei carabinieri di Caivano che stanno eseguendo 9 ordinanze nei confronti di 7 ragazzi minorenni e 2 maggiorenni, accusati di essere coinvolti negli stupri di gruppo alle 2 baby cuginette di 10 e 12 anni. Una vicenda che è venuta fuori a fine agosto e che è stata determinante per accendere i riflettori sul quartiere alla periferia di Caivano, con tanto di visita della presidente del Consiglio e successiva nomina di un commissario straordinario.

Si tratta di un momento importante per questa vicenda che da un mese sta tenendo banco in Italia con tutte le reazioni di sdegno che ci sono state. Il Governo ha attuato una vera e propria stretta su questo territorio che di fatto dalla fine dell’estate è militarizzato.

Tutto questo movimento ha sicuramente attenuato anche l’azione opprimente dei signori della droga che sono stati messi in grande difficoltà.

Due distinte ordinanze

Sono due distinte ordinanze di custodia cautelare, emesse dal GIP presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli e dal GIP presso il Tribunale di Napoli Nord, rispettivamente su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli e della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord.

Come è nata l’indagine

La vicenda ha tratto origine dalle denunce presentate dal padre di una delle piccole e dalla madre dell’altra, che riferivano ai Carabinieri delle violenze che le figlie avrebbero subito nei due mesi precedenti e del timore di una possibile diffusione di video riproducenti gli abusi.
La trasmissione della notizia di reato ad entrambi gli Uffici Giudiziari inquirenti (quello distrettuale, competente in relazione alI’operato riconducibile ai minorenni e quello di Napoli Nord, competente per la condotta ascrivibile ai due maggiorenni) dava luogo all’immediato avvio dell’attività di indagine, posta in essere dai due Uffici in stretto coordinamento fra loro.
E difatti, veniva svolto d’intesa l’ascolto delle bambine a seguito del quale la Procura minorile delegava ai servizi sociali la verifica urgente delle loro condizioni familiari, ai fini della messa in protezione delle minorenni.

La ricostruzione delle violenze, li hanno riconosciuti tutti

Le bambine venivano quindi nuovamente ascoltate, al fine di procedere all’individuazione fotografica dei presunti autori degli abusi in loro danno e ricostruivano i fatti, indicando in maniera precisa i ruoli che ciascuno degli indagati aveva assunto.
Durante le attività di indagine, tuttora in corso di approfondimento, veniva acquisita documentazione sanitaria, effettuato sopralluogo sui luoghi teatro dell’evento e sequestrati i telefoni cellulari in uso agli indagati, successivamente sottoposti ad analisi.

Le indagini hanno consentito di acquisire elementi univoci di riscontro alle dichiarazioni delle minorenni, essendo stati peraltro rinvenuti dei video riproducenti alcuni episodi di abusi sessuali descritti dalle vittime.

In sette portati all’IPM

Tale compendio indiziario ha indotto i due Uffici Giudiziari a formulare distinte richieste cautelari, che sono state accolte dai rispettivi GIP.
In particolare, il GIP distrettuale presso il Tribunale per i Minorenni ha emesso ordinanza di custodia cautelare ai danni di sette minori, applicando per sei di essi la misura della custodia cautelare presso Istituto Penale Minorile e per uno di loro il collocamento in Comunità, per i reati di cui agli am. 609 octies c.p., 612 c.p., 612 ter e.p. e 600 ter c.p..

Due maggiorenni in carcere

Dall’altra, il GIP presso il Tribunale di Napoli Nord ha emesso ordinanza di custodia cautelare nei confronti degli unici due maggiorenni componenti il gruppo, applicando la misura della custodia cautelare in carcere, per i reati di cui agli am. 609 octies c.p., 612 c.p. e 612 ter c.p..
L’esecuzione odierna delle misure cautelari disposte dai GIP costituisce una conferma della validità indiziaria degli elementi acquisiti sino a questo momento, i cui esiti verranno corroborati da ulteriori attività in corso di esecuzione.
La tempestività della risposta giudiziaria è frutto dell’efficace interazione fra i due Uffici Giudiziari e dell’operoso impegno investigativo della Compagnia Carabinieri di Caivano e della locale Stazione che hanno lavorato senza sosta insieme agli inquirenti per ricostruire le vicende.

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