Nazionale. La Camera dei Deputati ha dato il via libera definitivo al cosiddetto decreto Caivano che era stato già approvato in Consiglio dei Ministri due mesi fa sulla scia emotiva di quanto accaduto nella cittadina alle porte di Napoli. Con 156 favorevoli, 66 contrari e 36 astenuti, il decreto ha ricevuto l’ok del Parlamento ed entra ufficialmente nell’ordinamento italiano.
Il decreto Caivano ovviamente non riguarda solo la cittadina napoletana ma contiene una serie di misure volte a contrastare la dispersione scolastica e la violenza minorile. La prima norma prevede il carcere fino a 2 anni per i genitori che non mandano i figli a scuola. Si tratta di un inasprimento della pena visto che fino ad oggi per i genitori era prevista soltanto una multa. La norma dovrebbe servire a ridurre l’abbandono scolastico.
Ai minori dai 14 ai 18 anni responsabili di violenze può essere vietato di utilizzare strumenti come computer e telefoni cellulari. Per i minori scatterà anche la custodia cautelare in carcere in caso di reati come produzione, traffico e detenzione di sostanza stupefacenti e il porto abusivo d’armi. Sarà in generale più semplice per un minorenne finire in carcere, visto che la soglia edittale passa da 9 a 6 anni.
Ci sono poi anche alcune norme specifiche per il Comune di Caivano come la nomina del commissario straordinario ai progetti anti-degrado che prevedono la restaurazione di alcuni edifici e spazi nel comune per puntare alla riqualificazione dell’area sopratutto attorno al Parco Verde.