Stamattina il Corso Vittorio Emanuele II a Napoli si è svegliato avvolto in una grigia cortina. Non si è trattato di nebbia ma di fumo proveniente da un cassonetto della raccolta differenziata (quello della carta) incendiato.
Il rogo, come è stato documentato dal deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli accorso sul posto, sarebbe stato innescato o da una sigaretta accesa gettata all’interno del contenitore o da un petardo.
“Giunti sul posto, abbiamo allertato immediatamente i Vigili del fuoco che quando sono arrivati sono stati bersaglio delle proteste di qualche automobilista in quanto la presenza del loro mezzo per domare le fiamme avrebbe rallentato il traffico”- dichiara Borrelli- “Incredibile come nessuno abbia reclamato per il rogo appiccato da dei farabutti, il cui fumo ha anche bloccato il traffico e poteva far esplodere anche delle auto, e abbiano invece protestato contro chi lo spegneva.”
“I pompieri sono intervenuti in tempo in quanto le fiamme stavano per propagarsi anche al raccoglitore della plastica e si sarebbero quindi potuti sprigionare dei fumi neri dannosissimi alla salute. In questo periodo che ci avvicina al capodanno, a causa di petardi e fuochi d’artificio, questo tipo di incidenti potrebbe, come avvenuto negli anni passati, essere molto frequente causando danni all’ambiente, alla salute pubblica e alla sicurezza. Chiediamo, quindi, massima allerta”- ha concluso il parlamentare.
