Nazionale. Basta fare un rapido giro in città per rendersi conto di cosa siamo diventati. Ovunque ti giri è possibile notare la maggior parte delle persone intente a guardare il proprio cellulare. Reel, social, chat e chi più ne ha più ne metta. C’è poi un atteggiamento che oltre a essere pericoloso per la propria incolumità, rischia di diventare anche dannoso per la salute. Ed è proprio l’abitudine di camminare con il capo chino sul cellulare.
Lo facciamo mentre passeggiamo sul marciapiede o mentre attraversiamo un incrocio. Secondo gli esperti le persone non sono del tutto consapevoli di quanto in realtà siano distratte quando camminano. Con il rischio concreto, e sempre più frequente, di andare incontro a infortuni. Oltre ad essere pericolosa per la proprio incolumità, stare sempre con il capo chino mentre si passeggia rischia di creare danni anche alla salute.
Il primo aspetto è la lentezza nei passi. Una ricerca ha mostrato che chi è sul cellulare e passeggia lo fa con maggior lentezza di almeno il 10%. Le persone fanno passi più brevi e trascorrono più tempo con i piedi a terra. Chi lo fa lo fa poi con la schiena chinata in avanti e la testa abbassata sullo schermo. I sintomi sono definiti text neck, cioè tutti quei disturbi alla zona cervicale causati dall’uso prolungato di smartphone e tablet come fatica, spasmi muscolari, cefalea.
Inoltre non si dedica abbastanza tempo a guardare la strada: solo il 12% dell’attenzione è rivolta al percorso, tutto il resto della concentrazione è dedicata a scrivere o leggere messaggi.
Ma camminare con il cellulare in mano causa anche stress. Gli autori ipotizzano che i motivi di questi effetti siano da cercare nella scarsa connessione con l’ambiente circostante: è infatti ampiamente appurato che camminare negli spazi naturali fa bene alla salute mentale, ma se l’attenzione è rivolta al telefono invece che all’ambiente è facile che i benefici non siano gli stessi.