L'operazione

Guerra di camorra nell’hinterland, tutti i nomi dei 13 indagati e le misure

Preteso il pagamento da imprenditori e commercianti di somme di denaro per consentire loro il prosieguo dell’attività lavorativa

Generico febbraio 2024

L’aggiornamento

Si era fatto realizzare uno scantinato foderato di alluminio e illuminato da una torcia per dove tenere i suoi incontri di camorra il boss detenuto Francesco Pezzella, 64 anni tra qualche giorno (è nato il 21 febbraio), che figura tra i 13 destinatari (11 in carcere, due divieti di dimora in Campania) emessi oggi dal gip di Napoli Antonino Santoro su richiesta della DDA. Pezzella, secondo i collaboratori di giustizia, comandava e comanda nonostante sia in cella, secondo quanto hanno riferito i collaboratori di giustizia. E per farlo usa solo uomini fidati.

Il quasi 64enne, secondo gli inquirenti,per gestiva e gestisce le attività illecite in diversi comuni del Napoletano (Cardito, Carditello, Frattaminore, Frattamaggiore, Caivano e zone limitrofe) attraverso i suoi “capi zona”, tra cui figura Pasquale Landolfo, in particolare il racket delle estorsioni, mentre la famiglia Ciccarelli gestiva, invece, lo spaccio della droga nel Parco Verde di Caivano. Oltre che per Pezzella la misura cautelare del carcere è stata emessa anche per Pasquale Landolfo, 41 anni; Pasquale Pezzella, 64 anni; Pasquale Lucaioli, 33 anni; Pasquale Battista, 37 anni; Maurizio Parolisi, 47 anni; Giovanni e Ciro Ciccarelli, 52 e 29 anni; Mario Pellino, 55 anni; Michele Leodato, 54 anni; Gennaro Ercolanese, 26 anni e Massimo Landolfo, 20 anni. Divieto di dimora invece per Carmela Cimmino, 60 anni e Carmela Landolfo, 22 ann

Il primo lancio

 

Caivano, Arzano, Frattamaggiore e Frattaminore: Camorra. Contrapposizione armata per la propria egemonia. Carabinieri arrestano 13 persone

Per delega del Procuratore Distrettuale si comunica che, in data odierna, i Carabinieri delle Compagnie di Giugliano in Campania e di Caivano hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 13 persone (di cui 11 sottoposte alla custodia in carcere, 2 al divieto di dimora in Campania), ritenuto gravemente indiziate, a vario titolo, dei delitti di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, estorsioni e tentate estorsioni, detenzione e porto di armi, detenzione a fine di spaccio di droga, delitti aggravati dal metodo mafioso.

In particolare, dalle indagini sarebbe emersa l’operatività di un sodalizio di tipo camorristico, operante sui territori di Frattamaggiore, Frattaminore e zone limitrofe che, agendo in contrapposizione armata con altri gruppi criminali per imporre la propria egemonia, avrebbe posto in essere una lunga serie di attività illecite, agendo anche in danno di imprenditori e commercianti dai quali avrebbe preteso il pagamento di somme di denaro per consentire loro il prosieguo dell’attività lavorativa.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

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