Cronaca

Scontro sui social, ex boss attacca il deputato

Borrelli

Napoli. E’ stato il rampollo di quel clan i Giuliano, che tra gli anni’70 e ’90 dettava legge su Forcella e metà Napoli. Oggi Luigi Giuliano, 45 anni, figlio di Nunzio, assassinato nel 2005 da due killer perché si era dissociato dai fratelli camorristi ben prima della loro clamorosa decisione a loro volta di pentirsi, parla del suo distaccamento (a detta sua) dalla realtà criminale e lo fa attraverso i social.

 

In un video l’ex boss attacca ripetutamente il deputato Francesco Emilio Borrelli che, a detta sua, avrebbe sbagliato obiettivo nelle sue battaglie contro la criminalità. Difende la storia criminale del padre promosso a esempio e a “martire” della città.

 

“Luigi Giuliano – risponde il deputato Borrelli – per anni è stato un capo, uno dei rampolli del gruppo camorristico che per decenni, immune a pentimenti eccellenti, arresti e controlli asfissianti del territorio, ha dettato legge a Forcella. Ha organizzato «stese» e agguati contro i Mazzarella, poi contro i Sibillo poi di nuovo contro i Mazzarella. Adesso Luigi Giuliano è un ex collaboratore di giustizia.

 

Stiamo assistendo alla mitizzazione di un boss a cui viene perdonato tutto e trasformato addirittura in un modello sociale mentre chi combatte l’illegalità e la camorra viene attaccato pubblicamente sui social da ex o attuali affiliati ai clan.

 

 

La replica del parlamentare: “prima di ergersi ad esempio, Luigi Giuliano dovrebbe chiedere scusa per il male che lui e la sua famiglia hanno fatto alla città e a tante vittime innocenti. L’autocelebrazione delle famiglie di camorristi che addirittura esprimono in pubblico come ci si deve comportare nella lotta ai clan è davvero inaccettabile”.

Qui a seguire il link del video:

https://www.facebook.com/watch/?v=945297010592804