La pandemia si è abbattuta come uno tsunami su diversi mercati e settori, stravolgendo completamente il mondo del lavoro e accelerando processi già in corso, come la digitalizzazione dei servizi. Ma come sta il mondo del lavoro in Italia dopo la pandemia?
Possiamo dire che si trova ancora in una fase di convalescenza o, se vogliamo, di transizione. Stiamo vivendo infatti una nuova rivoluzione industriale, ribattezzata rivoluzione digitale. Nuovi e vecchi lavoratori devono saper utilizzare le nuove tecnologie, altrimenti rischiano di essere tagliati fuori dal mercato del lavoro.
Tra i settori più dinamici c’è quello del turismo, che ha vissuto una propria rinascita dopo la fine del lockdown. Gli italiani, ma in generale le persone di tutto il mondo, hanno riscoperto il piacere di viaggiare. E l’Italia continua ad essere una meta gettonatissima per la sua arte, i suoi meravigliosi paesaggi naturali e per la sua cucina invidiata in tutto il mondo. Eppure nonostante tutto si è venuta a creare una situazione paradossale: benché l’offerta di lavoro ci sia, ristoranti, hotel e locali fanno fatica a trovare il personale di cui hanno bisogno.
La situazione è piuttosto fumosa anche nel mercato dell’agricoltura, che ha visto gli agricoltori scendere in campo contro le nuove riforme di Bruxelles. Proprio dopo la pandemia migliaia di persone si sono riversate nell’agricoltura, viste le difficoltà ad accedere agli altri settori, ma dal 2022 in poi il numero di chi cercava lavoro in questo settore è notevolmente calato.
Discorso più o meno simile anche nel settore dell’industria che dopo l’exploit economico del 2021, durante il quale sono cresciuti i fatturati e aumentati i numeri degli occupati, ha iniziato a rallentare almeno in termini di occupazione. L’edilizia ha visto un notevole aumento dei lavoratori grazie al Superbonus, mantenendo numeri più o meno stabili negli ultimi anni.
La situazione in generale è ancora in una fase che possiamo definire di stallo, ma in questa particolare congiuntura storica stanno giocando un ruolo fondamentale le agenzie di ricerca del personale, che fungono da ponte tra domanda e offerta di lavoro.
Uno dei punti di forza di queste agenzie è la semplicità e la facilità d’uso dei servizi tanto per le aziende quanto per i lavoratori. Ad esempio Jobtech, agenzia di ricerca del personale, ha un design pulito e intuitivo che consente alle aziende di valutare le candidature più in linea con le loro richieste. Il grande vantaggio risiede nel fatto che Jobtech si occupa della prima selezione dei candidati, così le aziende possono scegliere facilmente i profili più idonei senza perdite di tempo.
Gli stessi lavoratori hanno l’opportunità di selezionare i filtri in base alla tipologia di lavoro preferita, così da candidarsi esclusivamente per quelle offerte in linea con le loro aspettative, disponibilità di tempo e competenze.
