ARZANO. Giulia Tramontano è morta a causa di una massiva emorragia acuta provocata da lesioni vascolari cervico-toraciche inflitte con un’arma da taglio.
A spiegarlo in aula, nel processo a carico di Alessandro Impagnatiello per l’omicidio della fidanzata incinta al settimo mese, è il medico legale Nicola Galante. La 29enne, come è stato sottolineato davanti alla Corte di Assise di Milano, è stata uccisa con 37 coltellate e: «La morte del feto è successiva alla morte della madre, determinata da una insufficienza vascolare provocata dall’emorragia materna». Sul corpo della donna, colpita dall’ex barman nella loro abitazione a Senago, nel Milanese, non vi erano lesioni da difesa.