L'appello

Anziana, invalida e paziente oncologica, il Comune ordina lo sfratto. L’appello: “Fatemi morire in questa casa!”

Un caso "limite"

Generico aprile 2024

Napoli: Un caso limite a Napoli. Una donna, le cui aspettative di vita sono “basse” attaccata a una bombola di ossigeno, il comune intima lo sfratto. La procedura è stata avviata già molti anni fa

Il caso

Ora la donna, per cui è stato concesso un ulteriore rinvio dello sfratto esecutivo di 90 giorni, non sa davvero dove andare. Anziana e in punto di morte, ha un solo desiderio: morire nella casa dove ha vissuto per tanti anni. Il suo è un appello disperato, non le resta ormai nulla da perdere. Il suo grido d’aiuto ha trovato supporto forte grazie alla vasta eco del web

L’appello

Dalla bacheca del deputato Borrelli si legge: “Bisogna gestire con molta attenzione un caso limite come quello di Antonietta, una donna che vive sola su, attaccata all’ossigeno e con un’aspettativa di vita che, secondo i certificati medici, è molto bassa. Ringraziamo gli assessori Trapanese e Baretta e il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi per aver ottenuto oggi un’ulteriore proroga di 90 giorni per lo sfratto esecutivo. Bisogna trovare una soluzione affinchè sia possibile esaudire l’ultimo desiderio della signora Antonietta che è quello di terminare la propria vita nella sua casa ”.

“Mi è rimasta solo questa casa – ha affermato la signora Antonietta Boccia che oggi dopo giorni di stress e tensione ha avuto pure un malore – e dopo la morte di mio marito sono rimasta sola con le mie difficoltà. Vivo attaccata all’ossigeno dopo essere stata in terapia intensiva e ho un peggioramento delle condizioni cliniche con una serie di patologie oncologiche inoperabili viste le mie condizioni. Sono sola e senza nessuno. Quello che chiedo, vista la mia scarsa aspettativa di vita, è di farmi morire nella casa dove ho vissuto gran parte della mia vita”.