Super testimone indica l'omicida

Omicidio agli Chalet, super testimone punta il dito contro l’accusato. “E’ stato lui”

"Coraggio contro omertà"

Generico aprile 2024

Napoli: “Giustizia” quasi fatta per Francesco Pio Maimone assassinato senza motivo da un proiettile vagante lo scorso anno a Mergellina. Il giovanissimo apprendista pizzaiolo è morto sul colpo. Una morte assurda, un omicidio senza senso che tutt’oggi non ha ancora ricevuto giustizia

La super testimonianza

Eppure proprio oggi c’è la svolta epocale per il processo. Uno degli amici di Francesco Pio ha puntato il dito contro l’accusato. “Il primo colpo l’ho sentito, poi l’ho visto sparare di nuovo, ad altezza uomo”.

Un dito puntato

“Francesco Pio Valda, imputato per omicidio al processo in corso davanti alla Corte di Assise di Napoli, era già stato indicato dal testimone come il killer puntando il dito contro il monitor sul quale sono proiettati gli accusati collegati in video conferenza.

Durante la testimonianza, particolarmente attesa e toccante, Carlo, il testimone amico della vittima, ha più volte evidenziato la tragicità dei fatti e anche che il suo amico gli è spirato tra le braccia mentre chiamava il suo nome: “non è riuscito a ripetere una seconda volta il mio nome… quello che è successo io prima l’avevo visto solo nei film”.

Il coraggio contro l’omertà

Questa volta il coraggio ha preso il posto dell’omertà. Questo ragazzo non si è fatto intimidire, come è accaduto ad altri, e si è fatto avanti. Lui sì che è un vero esempio di coraggio e di napoletanità, non come il vigliacco omertoso dello chalet nei pressi del quale è avvenuta la sparatoria che ha ritrattato la testimonianza cercando di salvare l’assassino” ha così scritto il deputato Francesco Borrelli