Cronaca

Poliziotto accoltellato in stazione, è gravissimo: ha subito 70 trasfusione ed una operazione

L'aggressore ha numerosi precedenti per reato commessi a Napoli e in altre parte della Campania

Generico maggio 2024

NAPOLI. Il vice ispettore 35enne Christian Di Martino è stato accoltellato per tre volte alla schiena alla stazione di Lambrate a Milano da un 37enne; è in gravissime condizioni all’ospedale Niguarda di Milano.

Tirava sassi ai treni e passanti

L’aggressore, un uomo originario del Marocco, stava lanciando sassi su treni e passanti, tanto da ferire alla testa una 55enne che è stata trasportata all’ospedale Fatebenefratelli, ed è stato bloccato dai poliziotti intervenuti sul posto. Tra Di Martino e il 37enne è nata una colluttazione dopo che quest’ultimo era stato colpito con un taser, che però non ha sortito alcun effetto a causa del fatto che indossasse un giubbotto. Il 37enne ha estratto un coltello dalla manica del giubbotto e ha accoltellato il poliziotto che, stando a quanto appreso da Fanpage.it, è stato colpito all’intestino e al duodeno. È stato trasferito in codice rosso all’ospedale Niguarda di Milano dove è ancora ricoverato in gravissime condizioni: nella notte ha subito un importante intervento chirurgico che ha comportato settanta trasfusioni, trenta di plasma e quaranta di sangue. Sembrerebbe che abbia subito cinque arresti cardiaci: sarebbe sopravvissuto solo perché giovane.

L’aggressore arrestato a Napoli

Hasan Hamis, il 37enne marocchino arrestato per il tentato omicidio del viceispettore di Polizia a Lambrate, dagli accertamenti della Questura di Milano è emerso essere presente in banca dati con numerosi alias. Ha precedenti per rapina aggravata, furto, lesioni personali, stupefacenti e sequestro di persona e fu condannato per reati di droga e contro il patrimonio per i quali, dal 2013 al 2020, è stato più volte detenuto nella Casa circondariale di Poggioreale a Napoli e di Ariano Irpino di Avellino. Era stato arrestato e fotosegnalato per la prima volta in Italia il 18 dicembre del 2002 a Napoli e, da allora, è rimasto in Italia da irregolare. A suo carico, il prefetto di Napoli aveva adottato due provvedimenti di espulsione nel 2004 e nel 2012; così il prefetto di Avellino, a luglio 2023 quando, poiché non c’era disponibilità di posti nel Cpr, era stata data esecuzione mediante Ordine del questore di Avellino di lasciare l’Italia entro sette giorni. Il 37enne, non aveva mai dato segni di presenza nella provincia milanese ed è stato rintracciato e controllato per lo più in Campania. L’Ufficio Immigrazione della Questura di Avellino aveva attivato, nel 2021, le procedure di identificazione al Consolato marocchino, con esito negativo, in quanto la richiesta non aveva avuto riscontri dall’Autorità diplomatica marocchina. Il 5 maggio scorso, infine, è stato denunciato per resistenza a pubblico
ufficiale dagli agenti della Polizia Ferroviaria di Bologna.

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