La storia

Il racket dei fotografi abusivi alle sedute di laurea. La replica: “Atteggiamenti paracriminali”

Fotografi abusivi, il racconto di uno studente

Generico maggio 2024

Napoli: A Napoli, uno dei giorni più importanti della vita un giovane può essere rovinata dalla prepotenza. Infatti alla facoltà di Medicina durante le sedute di laurea presenzierebbe un fotografo che si sarebbe autodichiarato come “ufficiale”, anche se si tratterebbe di un abusivo, e che non consentirebbe ad altri di eseguire scatti, almeno non dalle posizioni riservate a lui.

Il racconto

Ecco il racconto di uno studente rivoltosi al deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli:

Per la mia seduta di laurea avevo ingaggiato un fotografo privato affinché io potessi avere un ricordo di quel giorno.
Quando stavo per entrare nell’aula, mi affianca un tizio chiedendomi se volessi che lui mi facesse delle foto, sulla pedana. Io gli rispondo che avevo già un fotografo ed entro in aula.
Quando è iniziata ho fatto caso che solo lui faceva le foto dalla pedana e quando un fotografo, che un altro laureando aveva ingaggiato, provava a fare le foto lui si metteva davanti, impedendo il loro lavoro.
Il mio fotografo, quando è venuto il mio turno, ha provato a salire sulla pedana ed è stato richiamato, dall’altro, quello che mi aveva avvicinato.  Insomma, gli dà fastidio che ci siano altri fotografi a fare le foto alle sedute di laurea a medicina.
Mi sono confrontato con i miei colleghi su un gruppo e mi hanno detto che è un comportamento che si perpetua da anni, c’è questo fotografo che si sente il padrone delle sedute di laurea di medicina e farmacia.

Il giorno si laureava un mio amico si è laureato e gli ho fatto da fotografo. Ho provato a fare foto e sono subito stato richiamato da questo fotografo che mi ha detto che, a differenza sua, io le foto dalla pedana non le potevo fare.
Ho parlato dunque con un fotografo che era lì con me e mi ha confessato che è un atteggiamento camorristico che si perpetua da decenni, lui fu anche minacciato quando provò ad opporsi. Chiedono cifre esorbitanti e sono tutto fuorché fotografi professionisti.”.

“Atteggiamenti paracriminali”

“Abbiamo informato il Rettore di tale situazione e chiesto di avviare delle verifiche. Se il soggetto in questione ostacola davvero il lavoro degli altri con atteggiamenti intimidatori allora deve essere allontanato. Sappiamo che si tratta di un fenomeno molto diffuso da decenni ma ora va fermato, le stesse Università devono mettere un freno. Questi atteggiamenti paracriminali devono essere sradicati perché da questi fiorisce la criminalità vera e propria” ha dichiarato Borrelli.

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