Sembra marzo.

In migliaia con tosse e raffreddore: l’anomala ondata influenzale di giugno

Siamo a giugno ma sembra marzo per quanto riguarda la circolazione di virus influenzali.

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Nazionale. Siamo a giugno ma sembra marzo da un punto di vista dei virus respiratori. Complice le recenti piogge di maggio, i virus continuano a proliferare in tutta Italia causando febbre, raffreddore e tosse. Secondo gli ultimi dati si viaggia ancora a circa 150mila persone contagiate a settimana.

Gli esperti parlano di ondata influenzale anomala, a dimostrazione di come le condizioni climatiche stiano cambiando le carte in tavola anche sul piano della salute.

Il primo responsabile dei malanni stagionali è il rhinovirus, che causa raffreddore e che è ad oggi il più diffuso in Italia. Seguono nell’ordine il virus parainfluenzale (sintomi influenzali), gli enterovirus (anche vomito e diarrea), gli adenovirus (anche congiuntiviti e gastroeneteriti) e il metapneumovirus (naso che cola, febbre, tosse e respiro sibilante).

A tutti questi casi si collegano anche alcuni focolai di covid-19, che ancora oggi fa contagiati nel nostro paese. Tutti questi patogeni potrebbero contagiare persone di ogni età, ma sono soprattutto bambini e anziani a farne le spese. Oltre ai pazienti fragili.

I sintomi non durano più di 5 giorni e in genere scompaiono senza problemi o curati con automedicazione responsabile. In casi gravi contattare invece il medico.

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